SCUOLA, VENERDÌ PROTESTA PRECARI IN SEDI RAI REGIONALI
"C'È DOVERE DI INFORMARE, BASTA OCCUPARSI SOLO DI ESCORT".
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 nov. - I media ci "oscurano". E' l'accusa che gli insegnanti del Coordinamento precari scuola (Cps) lanciano al sistema dell'informazione. Anche per questo venerdi' prossimo i docenti hanno organizzato un sit-in contemporaneo in tutta Italia davanti alle sedi regionali della Rai. "La drammaticita' della nostra situazione e' stata taciuta dai mezzi di informazione- lamentano dal Cps- bisogna rompere il muro di silenzio che per lungo tempo ha circondato le nostre mobilitazioni: abbiamo dovuto mettere in atto le forme piu' eclatanti di protesta, dalle occupazioni dei provveditorati ai presi'di permanenti, siamo dovuti ricorrere a forme di mobilitazione ad alto impatto mediatico, per avere i riflettori puntati su di noi per qualche giorno". Ma "passati i momenti piu' caldi, e' calato nuovamente il sipario sul precariato scolastico". Per gli insegnanti "se i mezzi d'informazione si occupassero di come la scuola primaria sta vivendo il primo anno con il maestro unico e di quali scenari si prospettano con i nuovi licei e i nuovi istituti tecnici e professionali, con inchieste ed analisi precise non avremmo bisogno di salire sui tetti o di metterci in mutande davanti ai provveditorati". Per questo chiedono ai media "di raccontare il paese reale, non quello delle escort e dei festini, ma quello delle lotte sociali e delle mobilitazioni dei lavoratori" perche' la difesa della scuola pubblica "e' interesse di tutti, non solo dei precari, ed e' per questo che i media hanno il dovere di informare". (Wel/ Dire)
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