ANIEF: GRADUATORIE PROF DA RIFARE, LO DICE COMMISSARIO
NONOSTANTE DECRETO, CHI CAMBIA PROVINCIA VA INSERITO A PETTINE.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 23 dic. - Le graduatorie degli
insegnanti sono da rifare: chi, cambiando provincia, e' stato
inserito in coda e non a pettine ha diritto a essere posizionato
secondo il proprio punteggio. È quanto conferma l'Anief,
associazione sindacale e professionale promotrice di diversi
ricorsi al Tar su questo tema, i cui legali, negli scorsi giorni,
hanno avuto un colloquio con il commissario ad acta nominato dai
giudici amministrativi dopo una serie di ricorsi per procedere
all'inserimento a pettine se non lo avesse fatto il ministero.
Secondo il commissario, riportano gli avvocati dell'Anief, il
decreto salva-precari, che ha cercato di tamponare la questione
rinviando al 2011 l'inserimento a pettine per chi cambia
provincia, non ha effetto sulle ordinanze del Tar. Dunque, si va
avanti. "Le graduatorie- spiega Marcello Pacifico, presidente
dell'Anief- dovranno essere rifatte per tutte le migliaia di
ricorrenti che si sono rivolti al nostro sindacato per ottenere
giustizia e il corretto posizionamento secondo il merito del
proprio punteggio". Chi aveva chiesto il cambio di provincia era
stato inserito a pettine solo con riserva, ma senza effetti
pratici.
"Le riserve dovranno essere tolte nei prossimi mesi e i
contratti a tempo determinato e indeterminato dovranno essere
assicurati anche con posti in surroga o nomine giuridiche,
almeno, fino a quando gli stessi giudici non ordineranno il
contrario- spiega Pacifico- Speriamo che ora da Viale Trastevere
non arrivi l'ennesimo irragionevole e illegittimo provvedimento
amministrativo che aprirebbe un certo ma quanto mai inutile
contenzioso".
I legali Anief hanno incontrato il commissario ad acta Luciano
Cannerozzi De Grazia ieri in via informale. Il commissario,
ritenendo in vigore la decisione del Tar, nonostante il decreto
salva-precari, ha ordinato agli uffici scolastici provinciali di
procedere immediatamente all'inserimento a pettine e a pieno
titolo (pertanto, eliminando la riserva) dei ricorrenti Anief.
Per effetto di questo cambiamento ci potrebbero essere scossoni
nelle graduatorie ma, di solito, l'amministrazione, per evitare
il caos, tende a trovare posti "in surroga" (posti in piu') da
assegnare ai ricorrenti che, comunque, attraverso una causa
individuale dovranno ora dimostrare di aver avuto diritto ad una
assunzione o ad una supplenza lunga.
(Wel/ Dire)
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