(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 21 dic. - Quante sono le donne
che fumano in gravidanza? Nei paesi ricchi una media del 15%, ma
si puo' arrivare fino al 50-60% tra i ceti piu' poveri e meno
scolarizzati. Uno studio anglo-canadese, realizzato su 600
adolescenti e ora pubblicato sulla rivista scientifica 'Archives
of General Psychiatry', ha dimostrato che lo spessore della
corteccia orbito-frontale dei ragazzi esposti in utero al fumo e'
significativamente minore di quello dei ragazzi non esposti. La
corteccia orbito-frontale svolge un ruolo centrale nella
regolazione delle emozioni controllando l'amigdala, un´area
profonda del cervello, e regolando il cosiddetto circuito del
piacere, che ha nella dopamina il principale mediatore chimico.
La nicotina si lega a un importante recettore attraverso il
neurotrasmettitore acetilcolina; l´anomala e persistente
stimolazione del recettore induce, con un meccanismo a rete, un
incremento di dopamina che da' sensazione di piacere. Il cervello
del feto della mamma che fuma viene tarato da questo imprinting,
che lo portera' da adolescente a ricercare quella sensazione di
piacere e quindi a fumare. Non solo: sara' piu' esposto anche
alla dipendenza da droga. A sostenerlo e' un altro studio, questa
volta effettuato da un gruppo interuniversitario americano e
pubblicato su Pediatrics, che ha interessato 2600 ragazzi tra 8 e
15 anni di eta'. I ricercatori hanno dimostrato che il fumo in
gravidanza raddoppia il rischio di Adhd nel bambino. E cosi' pure
l´inquinamento ambientale e l´esposizione al piombo. Se poi il
bambino e' stato esposto al fumo in utero e anche al piombo nelle
prime fasi della vita, il rischio si moltiplica di otto volte.
(Wel/ Dire)