(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 16 dic. - Un volo in aereo anche a pochi mesi di vita? Secondo gli esperti non dovrebbe costituire una controindicazione poiche' l'atmosfera di una cabina pressurizzata e' paragonabile a quella che si respira in montagna ad un'altitudine di 1.700 metri circa (nei Boeing 747), altezza che un bebe' sano dovrebbe sopportare senza particolari problemi. Recentemente e' stato pubblicato, sulla rivista medica 'British Medical Journal', un articolo in cui viene prospettato il rischio di una ipossia (cioe' di una riduzione del livello di ossigeno nel sangue), potenzialmente pericolosa, per effetto di voli aerei intercontinentali, in lattanti di circa tre mesi di vita. Secondo gli autori, l'esposizione ad un'atmosfera con una ridotta percentuale di ossigeno, simile a quella che si respira in un aeroplano, per almeno 6 ore, potrebbe aumentare il rischio di morte improvvisa del lattante. L'articolo, pero', e' stato poi contestato da un successivo editoriale in cui venivano espresse critiche sulla metodologia dello studio e sui suoi risultati, e si citavano i dati forniti dalla British Airways, che non aveva mai avuto casi di morte improvvisa su un numero di lattanti trasportati valutabile in 750.000 in dieci anni. "Si arrivava alla conclusione- spiega Guido Vertua, pediatra di famiglia- che i dati epidemiologici indicano che volare in aeroplano puo' considerarsi privo di rischio in bambini sani sotto l'anno di vita. Il piu' comune problema che puo' incontrare un lattante- prosegue l'esperto- e' il dolore alle orecchie al momento del decollo e dell'atterraggio, dovuto al fatto che le modificazioni della pressione atmosferica nella cabina durante queste fasi del volo, possono portare a una chiusura delle tube di Eustachio, quei canali sottili che mettono in comunicazione la parte posteriore del naso con l'orecchio e che permettono all'aria di penetrare nell'orecchio medio". Mentre un adulto e' in grado, sbadigliando o inghiottendo saliva, di aprire le tube e di equilibrare la pressione dell'aria, nel caso di un lattante e' invece "sufficiente somministrare del latte, dell'acqua o un succo di frutta- consiglia Vertua- ed e' comunque consigliabile svegliarlo, se dorme, sia nella fase di decollo e di atterraggio, per somministrargli tali liquidi. Per il resto- conclude- e' un piacere viaggiare con bambini di questa eta', poiche' di solito i bebe' dormono per la gran parte del viaggio e non danno particolari problemi". (www.mammaepapa.it) (Wel/ Dire)