(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 14 dic. - Occhi allungati, ditina dei piedi leggermente separate e lingua un po' all'infuori. Per combattere i pregiudizi sulla disabilita' e diffondere il rispetto delle diversita', arriva anche in Italia 'Baby down', la bambola con i tratti somatici di un bebe' con sindrome di Down. Nata in Spagna due anni fa da un'idea della casa produttrice di giocattoli Super Juguete e della Fundacion Down Espana e subito diventata un successo, Baby down sbarca sul mercato italiano grazie alla collaborazione tra una cooperativa sociale e un'impresa commerciale e al sostegno di due associazioni non profit, tutte di Bologna. Ad importarla in esclusiva per l'Italia, rinunciando alle normali spettanze, sara' la societa' Cangillo Interni Limited Edition, mentre la distribuzione sara' curata dalla cooperativa sociale Il Martin Pescatore di Monte San Pietro (Bologna), che assiste e da' lavoro a persone con gravi disturbi psichici. Saranno loro, infatti, a occuparsi degli imballaggi e delle spedizioni della bambola sul territorio nazionale. Il ricavato delle vendite di Baby down (che per adesso e' possibile effettuare solo on line all'indirizzo www.ilmartinpescatore.org/baby-down.html) andra' a sostenere le attivita' della cooperativa Il Martin Pescatore e delle due associazioni di familiari di persone con disabilita' genetica coinvolte nell'iniziativa: sono l'associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna e il Ceps (Centro emiliano problemi sociali per la Trisomia 21) di Bologna. Gli incassi serviranno inoltre ad attivare un laboratorio di sartoria per realizzare i vestitini per le bambole, che dara' un'opportunita' lavorativa alle persone in situazioni di disagio. "Proporre una bambola con sindrome di Down, con i suoi caratteristici occhi a mandorla, e' una novita' per l'Italia" dice Francesca Bernaroli, presidente della cooperativa Il Martin Pescatore. Ci piace l'idea di offrire l'opportunita' di abbattere, attraverso il gioco, i pregiudizi legati a questa condizione genetica e, piu' in generale, alla diversita'". Disponibile per ora nella versione al femminile, Baby down e' un giocattolo che insegna a confrontarsi con le diversita' e a conoscere le necessita' dei bambini affetti dall'alterazione cromosomica nota come Trisomia 21. Nella confezione della bambola e' infatti inserito un opuscolo che contiene alcune semplici indicazioni sulle attivita' piu' indicate per stimolare le capacita' sensoriali e intellettive dei bambini con sindrome di Down. "Ad esempio Baby Down- aggiunge Claudio Rizzoli, presidente del Ceps- puo' insegnare che gli occhi leggermente a mandorla dei bambini con Trisomia 21 fanno parte della loro identita' e che non vanno cancellati con la chirurgia estetica. Le persone con sindrome di Down e altre diversita' non sono di un mondo a parte, sono tra noi, ed e' normale che lo siano". "Con Baby Down non vogliamo assolutamente suscitare polemiche, ne' banalizzare la disabilita', riducendola ad un semplice giocattolo- conclude Antonella Gambini, dell'associazione Retinite Pigmentosa Emilia-Romagna- Crediamo piuttosto che attraverso il gioco si possa diffondere, gia' tra i piu' piccoli, la cultura del rispetto, e offrire l'occasione per un percorso di crescita verso il riconoscimento di ogni individualita'". Baby Down e' in vendita al prezzo di 34,90 euro, incluse le spese di spedizione. (Wel/ Dire)