LIBRI IN FOTOCOPIE E GITE A RATE, LA CRISI A SCUOLA
A MILANO TETTO DI SPESA SUI VIAGGI, A ROMA FONDO SOLIDARIETÀ.
(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 9 dic. - Gite pagate a rate, libri fotocopiati per spendere meno, richieste di dilazioni sui contributi scolastici. La crisi morde le famiglie italiane, soprattutto in citta', con piu' ferocia in periferia, e anche in classe, tra i banchi, si respira un'aria piu' pesante. All'istituto Buttitta, a Bagheria, in provincia di Palermo, nell'ultimo anno e' esploso il costo delle fotocopie. "L'anno scorso abbiamo speso 9.000 euro- racconta il preside, Gioacchino Genuardi- Quest'anno, forse, supereremo questa cifra". Il motivo? Le famiglie non sempre hanno i soldi per pagare i libri ai figli. Cosi' i docenti, per far si' che tutti possano fare gli esercizi a casa, fanno tonnellate di fotocopie da distribuire a chi non ha il testo. "Nel nostro istituto sono anni che registriamo difficolta' delle famiglie- continua il dirigente- ma la crisi ha peggiorato le cose". Nelle scorse settimane l'episodio piu' straziante: ad un alunno si sono rotti gli occhiali e li ha dovuti ricomprare la scuola, perche' mamma e papa' non avevano i soldi per farlo. "Spesso, poi- aggiunge il preside- utilizziamo i testi gratuiti distribuiti ai docenti dalle case editrici per far studiare i ragazzi che non possono comprarli". A Milano l'istituto per il Turismo Gentileschi ha messo un tetto massimo di spesa per le visite di istruzione: 300-350 euro. Ma non basta. "C'e' anche chi chiede di poter pagare il contributo volontario a rate- spiega il dirigente, Agostino Miele- In questo c'e' una grande dignita' delle famiglie che, pur avendo problemi, non pretendono di non pagare, ma chiedono di farlo un po' per volta". Il contributo e' di 140 euro, in cambio di laboratori d'eccellenza e connessione internet per tutti. Ma quella che per una famiglia media fino a poco tempo fa era una spesa fattibile oggi sembra un ostacolo insormontabile. Sempre all'istituto Gentileschi, per le gite c'e' un fondo di solidarieta': i piu' abbienti pagano una piccola percentuale in piu' affinche' i meno ricchi non restino a casa. E visto che in IV lo stage all'estero e' obbligatorio "permettiamo alle famiglie di pagarlo a rate fin dal terzo anno", spiega il dirigente. Anche al liceo Newton di Roma c'e' un fondo di solidarieta' per sostenere chi non puo' pagarsi i viaggi di istruzione o le visite didattiche di un giorno. "Volevamo innalzare anche il contributo volontario da 100 a 120 euro perche' la scuola non ce la fa a pagarsi i conti- commenta il preside, Mario Rusconi- ma in Consiglio di istituto sono state espresse delle perplessita'. Ora vedremo quali sono i problemi e le necessita' delle famiglie. Mi chiedo perche' il governo non preveda degli sgravi per chi paga questi contributi che ormai sono necessari per mandare avanti le scuole". Sempre nella Capitale, le scuole elementari del IV Municipio, periferia est, stanno cercando di non chiedere contributi per le spese alle famiglie vista la congiuntura infelice di quest'anno. Ma non e' sempre facile perche' le scuole hanno a loro volta le casse in rosso. "Aspettiamo molti soldi dallo Stato- ricorda il preside del 115esimo circolo, Paolo Mazzoli- ci sono debiti pregressi che non vengono saldati". A Napoli, infine, all'istituto nautico Duca degli Abruzzi, agli studenti viene data la possibilita' di rateizzare le gite, racconta la preside, Angela Procaccini. "Si possono pagare piccole quote nei mesi precedenti, 25 euro in media- spiega la dirigente- e comunque facciamo sempre delle gare d'appalto per ottenere i prezzi piu' vantaggiosi. Questa possibilita' l'abbiamo introdotta lo scorso anno ed e' stata accolta con entusiasmo dalle famiglie". (Wel/ Dire)
|