(DIRE - Notiziario Minori) Roma, 2 dic. - Sono circa 6,5 milioni gli alberi veri acquistati dagli italiani che quest'anno sono venduti a prezzi stabili rispetto allo scorso anno per una spesa complessiva di circa 140 milioni di euro. E' quanto stima la Coldiretti in occasione dell'Assemblea dei giovani imprenditori agricoli, sottolineando comunque che il costo dell'acquisto dell'albero vero varia notevolmente su valori che vanno dai 10 euro fino addirittura a piu' di 500 euro a seconda delle dimensioni, della varieta' e del vaso in cui e' riposto l'albero. "Quest'anno si verifica il sorpasso negli acquisti degli abeti veri su quelli finti, che non dovrebbero superare i 4 milioni di esemplari. Gli alberi finti di plastica- continua la Coldiretti- arrivano molto spesso dalla Cina e non solo consumano petrolio e liberano gas ad effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto, ma impiegano oltre duecento anni prima di degradarsi nell'ambiente". A differenza, l'acquisto dell'albero vero aiuta l'ambiente in quanto deriva per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche specializzate che occupano stagionalmente oltre mille aziende agricole situate soprattutto in Toscana, Veneto o Friuli con il restante 10 per cento (cimali o punte di abete) che sono il frutto della normale pratica forestale che prevede interventi colturali di "sfolli" e diradamenti indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza del bosco. "Si tratta quindi- continua la Coldiretti- di una coltivazione che, nel rispetto del delicato equilibrio dell'ambiente, puo' rappresentare una ideale forma di utilizzo di terreni marginali di media collina e montani. Aree fragili dal punto si vista ambientale dove- precisa la Coldiretti- mantenere il terreno lavorato significa garantire la capacita' di assorbire la pioggia in profondita' prima di respingerla verso valle evitando i pericoli delle frane, mentre la pulizia dai rovi e dalle sterpaglie, diminuisce il pericolo d'incendi". "L'acquisto di un albero Made in Italy aiuta dunque- sostiene la Coldiretti- l'ambiente e l'economia nazionale anche se si registrano notevoli importazioni dai Paesi dell'Est europeo (in particolare la Romania) che stanno fortemente incrementando le esportazioni di prodotti di bassa qualita' che raggiungono il nostro paese attraverso il trasporto con mezzi inquinanti per essere venduti dai centri della grande distribuzione che spesso spingono anche verso l'abete di plastica". (Wel/ Dire)