DAL CARCERE MINORILE ALL'UNIVERSITÀ, CON IL TEATRO
A BOLOGNA, DA 10 ANNI LABORATORIO CON GIOVANI DETENUTI PRATELLO.
(DIRE - Notiziario Minori) Bologna, 2 dic. - Una giornata dedicata al Teatro del Pratello. "Dei diritti e della pena" e' il titolo del convegno che si e' tenuto il 30 novembre a Bologna per raccontare il laboratorio teatrale che da 10 anni coinvolge i ragazzi dell'Istituto penale minorile del Pratello. Il successo dell'iniziativa non si misura solo nelle 1.300 persone che dal 1999 hanno assistito agli spettacoli, ma soprattutto dai racconti di chi in quegli spettacoli ha recitato. Come Fan, ragazzo cinese ex detenuto dell'Istituto, che ha partecipato al laboratorio teatrale per la prima volta nel 2003. "All'inizio era solo un modo come un altro per far passare il tempo- ha raccontato oggi intervenendo al convegno- poi si e' trasformato in una passione". E recitare, per lui che non parlava l'italiano e aveva difficolta' ad inserirsi, e' diventata un'esperienza che gli ha cambiato la vita. "Grazie al teatro ho imparato la lingua e a lavorare in gruppo- aggiunge- adesso studio Giurisprudenza all'Universita' di Bologna". Il momento piu' significativo per i ragazzi "e' l'applauso del pubblico- continua Fan- e' la dimostrazione che anche noi, che spesso veniamo considerati il male della societa', possiamo fare qualcosa di buono". Cambiare la percezione che i ragazzi hanno di se stessi e', del resto, il primo obiettivo del laboratorio. "I ragazzi che arrivano all'Istituto hanno una visione stereotipata di se stessi- spiega Giuseppe Centomani, dirigente del Centro giustizia minorile della regione Emilia-Romagna- il teatro e' una palestra cognitiva, permette di costruirsi una nuova identita' personale". Il progetto inoltre coinvolge anche alcuni attori 'esterni', provenienti dai licei bolognesi. "Il Teatro del Pratello e' uno dei pochi collegamenti possibili tra i detenuti del carcere e gli studenti delle scuole della citta'- continua Centomani- facendoli lavorare insieme, si riducono gli stereotipi". All'attivita' teatrale, di cui si occupa il regista Paolo Billi, si sono aggiunti nel tempo anche laboratori di scrittura, video e scenografia, per coinvolgere i ragazzi nell'organizzazione dello spettacolo a tutti i livelli. Nonostante i buoni risultati, tuttavia, i finanziamenti al progetto rimangono "precari", quando ci sarebbe bisogno (e in effetti e' gia' in cantiere) di una ristrutturazione degli spazi teatrali. "Nonostante l'assenza di risorse l'attivita' prosegue da 10 anni- continua Centomani- al momento le attivita' del laboratorio di teatro si svolgono nella chiesa dell'Istituto, ma vogliamo far convergere gli interessi sul progetto di ristrutturazione del teatro (che ora si trova all'interno del carcere) e renderlo aperto al pubblico". Intanto, fino al 6 dicembre e' in scena "Il fascino discreto della stupidita'", spettacolo scritto e recitato dai ragazzi del Pratello per l'edizione 2009 del progetto. Liberamente tratto dall'ultima opera di Flaubert "Bouvard e Pe'cuchet", lo spettacolo e' diretto da Paolo Billi. L'ingresso costa 10 euro, cinque euro ridotto (per informazioni telefonare al 051-0455830, prenotazioni@teatrodelpratello.it). Per assistere alla rappresentazione e' necessaria l'autorizzazione dell'Autorita' giudiziaria competente. (Wel/ Dire)
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