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ROMA – “Non ho più ricordi dopo il 1980”. È incredibile la storia di Luciano D’Adamo che nel 2019 fu investito da un’auto a Roma all’uscita di un asilo dove lavorava come cuoco: ai tempi aveva 63 anni, ma quando si risvegliò in ospedale era convinto di averne 24 e aveva cancellato dalla sua memoria gli ultimi trentanove anni della sua vita. Non riconobbe il figlio e la moglie, e non si ricordava che la mamma fosse morta. Ovviamente non aveva idea di chi fosse Silvio Berlusconi, della caduta del muro di Berlino, dell’attentato al Papa e del crollo delle Torri Gemelle. Federica Sciarelli lo ha intervistato in studio a ‘Chi l’ha visto?’ nella puntata di ieri sera. Lui e i suoi figli sono andati in trasmissione per cercare i testimoni di quel fatale incidente.
Il momento peggiore, racconta l’uomo, è quando si alzò dal letto dell’ospedale ed andò in bagno davanti allo specchio: “Mi sono messo a strillare di paura. Chi è questo? Avevo nella mente io a 23 anni, questo era uno con i capelli bianchi”.
Dimesso dall’ospedale dopo una settimana di osservazione, “quello che per noi era normalità per lui era tutta fantascienza“, ricorda il figlio. Non sapeva cosa fosse un cellulare, un navigatore satellitare e addirittura un computer o internet. E soprattutto da gran tifoso della Roma “non sapevo chi fosse Totti, come non sapevo che la mia Roma avesse vinto due scudetti“, dice.
Luciano ha però dei flash, dei lampi di memoria che scrive in un quaderno per non farsi scappare i pochi ricordi che ogni tanto tornano a galla: “Vorrei riaccendere tutto“, dice commosso.
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