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BOLOGNA – Nella Terra di Mezzo c’erano gli Ent, i ‘Pastori di alberi’. A Bologna potrebbe nascere presto invece un Albo comunale dedicato ai ‘custodi degli alberi’, cioè a quei cittadini che desiderano ‘adottare’ una pianta in città impegnandosi a tutelarla e a difenderla. A lanciare la proposta è il consigliere comunale dei Verdi, Davide Celli, figlio dell’entomologo e scrittore Giorgio Celli.
Venerdì scorso, in aula a Palazzo D’Accursio, l’esponente dei Verdi ha criticato l’abbattimento di un albero in via Barbieri, resosi necessario a causa dei lavori ai sottoservizi da parte di Hera che ne hanno minato la stabilità. Oggi Celli è tornato alla carica contro la ‘strage’ di “oltre mille alberi tagliati al Paleotto in poche ore vicino al fiume. L’intera avifauna è stata distrutta e molti erano anche uccelli protetti“, attacca il consigliere.
Gli interventi di potatura sugli alberi, o di pulizia delle piante lungo i corsi d’acqua, “vanno resi compatibili- sostiene Celli- vanno coinvolte le guardie ecologiche, gli zoologi e gli ornitologi per soccorrere gli animali. Con questo caldo dovuto ai cambiamenti climatici, le nidificazioni sono ancora in corso in questo momento. Capisco che costa di più, ma se non lo facciamo ci priviamo di risorse naturali importanti”.
Per questo, Celli propone “l’istituzione di un Albo dei custodi degli alberi” a Bologna e anche di un “calendario degli abbattimenti” in modo da prevenire problemi e danni anche agli animali. Il consigliere ha presentato per questo un Ordine del giorno oggi in aula, che il Pd però ha deciso di spedire in commissione. “E’ necessario un approfondimento- spiega il capogruppo dem Michele Campaniello- per individuare le migliori soluzioni da mettere in campo”.
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