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Beach volley solo al mare? Macché: a Bologna boom di medaglie e atleti

A Bologna la scuola federale Active Beach Volley, nata nel 2013, schiera 1.600 tesserati e 24 allenatori: "Ma di soldi ce ne sono pochi"

Pubblicato:31-10-2022 16:35
Ultimo aggiornamento:31-10-2022 16:35

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BOLOGNA – Beach volley uguale spiaggia e mare? Certo, ma non solo: la passione per questa disciplina è in crescita e si fa largo anche in una città lontana dalla costa come Bologna. Lo dimostra l’ascesa della scuola federale Active Beach Volley: “Il nostro è uno sport che nell’ottica di tutti è ancora molto legato al mare, ma noi siamo riusciti a farlo sviluppare anche in questa città arrivando all’eccellenza, cioè diventando una delle più grandi società d’Italia sia come numeri che per i risultati sportivi della scorsa stagione”, racconta il general manager Michele Bennato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta oggi in Comune proprio per illustrare le attività di Active Beach Volley.

IN CAMPO 1.600 TESSERATI E 24 ALLENATORI CON PATENTINO FEDERALE

La società, nata per passione nel 2013, è cresciuta al punto che oggi “abbiamo in campo stabilmente circa 680 atleti e diamo la possibilità di praticare il beach volley a 1.600 persone: questi sono stati i tesserati nel 2021-2022”, spiega il presidente onorario Guido Patelli. Grazie ad uno staff tecnico che conta “24 allenatori, tutti riconosciuti con tesseramento federale”, continua Patelli, “seguiamo dai principianti fino agli atleti agonisti in cinque strutture di Bologna, ma alleniamo anche a Ferrara e poi l’attività estiva la trasferiamo in Riviera”. La percentuale di donne e uomini è più o meno la stessa: “Il beach volley è uno sport trasversale- sottolinea Bennato- e abbiamo tantissime atlete di ogni età, partendo dai settori under fino ad arrivare alle loro madri nelle categorie over. Idem nel maschile”. La pallavolo sulla sabbia, infatti, attira generazioni molto diverse tra loro: al momento il tesserato “più piccolo è del 2012 e arriviamo fino agli over 50”, segnala il general manager.

DALLA SABBIA ALLA NEVE: C’È ANCHE LO SNOW VOLLEY

Una vocazione che l’Active Beach Volley coltiva anche grazie al contatto con le scuole, cercando di superare lo scetticismo da “sport minore” che ancora l’accompagna. Del resto, “le scuole di solito hanno una palestra e quindi fanno calcetto, basket e pallavolo”, allarga le braccia Bennato. A proposito del volley indoor, tra gli atleti Active “quasi tutti fanno solo beach, pochissimi fanno anche pallavolo. Alcuni arrivano da lì, ma il riscontro che abbiamo è che di solito poi passano al solo beach se devono fare una scelta”, racconta sempre il general manager. Con qualche capatina anche sulla neve, però, visto che di recente nel mondo Active è nata anche una prima squadra femminile di snow volley.


“ATLETI PROFESSIONISTI? MAGARI, DI SOLDI NE GIRANO POCHI”

Nessuno, però, pratica a livello professionistico. “Magari… Purtroppo ci sono pochi soldi. Anche gli atleti internazionali che partecipano costantemente alle tappe del World tour- spiega Bennato- spesso lavorano nel campo come allenatori e questo, unito a qualche sponsor, permette loro di spostarsi in giro per il mondo, ma tutto quello che avviene fuori dalle federazioni nazionali è molto difficoltoso economicamente”. Nonostante ciò, “il nostro sogno era portare questo bellissimo sport a Bologna e speriamo di continuare a lavorare duramente”, dichiara il presidente sportivo Atef Adel Girgis, ex nazionale egiziano che vive sotto le Due torri e ha dato il la alla Active. Il Comune è pronto a fare la propria parte, assicura l’assessora allo Sport, Roberta Li Calzi, perchè “la linea dell’amministrazione è dare valore anche alle discipline sportive che dal punto di vista mediatico sono meno conosciute”. Senza escludere che anche Bologna, mare o non mare, possa in futuro ospitare eventi di beach volley: “Questo è sempre un canale importante per far conoscere una disciplina”, afferma infatti l’assessora.

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