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MODENA – Il rave party di Halloween a Modena si è di fatto concluso. La musica è stata spenta ed è cominciato il deflusso dei partecipanti. Non sono stati necessari interventi “di forza” da parte delle forze dell’ordine, grazie ad una mediazione tra la Digos e i partecipanti, che ha fatto chiudere la manifestazione con un giorno di anticipo rispetto al previsto. Nelle prossime ore, inizieranno le operazioni di ricognizione e bonifica dell’area a cura della forza pubblica e si procederà al sequestro preventivo del capannone per i rischi strutturali rilevati. Da questa mattina sono circa 1.000 le persone identificate e 153 i veicoli controllati.
Il clima politico resta però infervorato. “Resto basito di fronte alle dichiarazioni dei parlamentari del Pd Stefano Vaccari e Enza Rando che dichiarano di essere preoccupati per l’ordine di sgombero nei confronti del rave clandestino, teatro di consumo di droghe e coacervo di illegalità”, dice Michele Barcaiuolo, senatore di Fratelli d’Italia e coordinatore in Emilia-Romagna del partito di Giorgia Meloni. “Il rispetto della legge- aggiunge- non pensavo potesse essere una cosa che dividesse maggioranza e opposizione, invece il Pd, con i suoi massimi esponenti modenesi, strizza l’occhio nuovamente all’illegalità”. Se “questa è la linea dell’opposizione del Pd, la sinistra italiana si schiaccia sempre di più verso extraparlamentarismo e difesa dell’illegalità. Gli italiani ne prenderanno atto”, conclude Barcaiuolo.
“L’evacuazione ordinata della struttura, senza la necessità di alcuna prova di forza, è stato il risultato della positiva collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine sviluppata nell’ambito del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, all’insegna del senso di responsabilità e della scelta del dialogo e della mediazione”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli commenta così la conclusione del rave party organizzato, senza autorizzazioni, dalla notte di sabato in un capannone abbandonato di proprietà privata che si trova nei pressi dell’uscita autostradale di Modena Nord. “È stata accolta- aggiunge il sindaco – la sollecitazione a garantire il ripristino della legalità in tempi rapidi, ma senza forzature, con buon senso, tutelando l’ordine pubblico e l’incolumità di tutte le persone”. Muzzarelli sottolinea inoltre come “la capacità di Modena di fare squadra e le corrette relazioni dirette con il ministro Piantedosi hanno permesso di impostare un lavoro che ha dato esiti positivi e per il quale voglio ringraziare tutte le forze dell’ordine, la Polizia locale, i Vigili del fuoco, il 118, i volontari impegnati in questi due giorni a garantire la sicurezza collettiva”. Il Comune di Modena, intanto, ha già in cantiere un’ordinanza che imponga alla proprietà del capannone il ripristino dei luoghi, mentre al termine delle operazioni di pulizia in corso i tecnici provvederanno alla chiusura degli accessi dello stabile. Conclude Muzzarelli: “Auspichiamo che i responsabili dell’iniziativa- aggiunge il sindaco- rispondano degli eventuali reati che sono stati commessi in questi due giorni, così come dei disagi e dei danni che sono stati arrecati alla città”.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini commenta con soddisfazione la conclusione positiva della vicenda del rave party di Halloween a Modena. Mentre gli ultimi partecipanti al raduno- erano oltre 3000- hanno lasciato il capannone occupato abusivamente e che presentava danni strutturali, Bonaccini sottolinea come “ciò sia avvenuto in maniera ordinata e senza alcuna violenza”. Tuttavia “resta il rammarico per i forti disagi creati nei giorni scorsi, rispetto soprattutto alla viabilità, con ricadute su residenti e attività economiche”. A “maggior ragione- chiude il presidente della Regione- è doveroso che venga ripristinata la legalità ogni qualvolta vengano violate le norme”.
Bonaccini ringrazia poi “tutti coloro che hanno lavorato a una soluzione positiva che ha permesso di tornare a una situazione di normalità rispetto a un evento organizzato illegalmente e in un capannone inagibile. Uno spazio, quindi, che non poteva essere utilizzato in alcuna maniera”. Sono citati il prefetto, il questore, il sindaco di Modena e il ministro dell’Interno (“con i quali sono rimasto in contatto in queste ore”) e la Procura modenese. Infine “grazie ovviamente a tutte le Forze dell’ordine, alla Polizia locale, ai Vigili del fuoco, il Servizio 118 e il sistema di Protezione civile”.
“La pacchia è finita”. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Matteo Salvini, pubblica sul proprio profilo Facebook un’immagine, e queste poche parole a supporto, con tre momenti distinti dello sgombero da parte della polizia del rave party di Modena.
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