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Donne “in agricoltura spesso non hanno la giusta voce”

Intervista ad Anna Gennari, azienda produttori Manduria per speciale 'Donne al comando'

Pubblicato:31-10-2019 17:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:55
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ROMA – “Ho quasi 53 anni, sono divorziata e mamma di un figlio ventiduenne. Nasco come avvocato, ma dopo 10 anni ho scelto di seguire la mia passione per le relazioni interpersonali e la comunicazione. A Roma ho avuto esperienze in ambito istituzionale e tornata in Puglia sono stata chiamata dalla cantina. Un mondo che, pur essendo pugliese e di Manduria, non conoscevo bene”. A parlare con l’agenzia Dire è Anna Gennari, responsabile delle pubbliche relazioni ed eventi dell’azienda Produttori di Manduria e dell’Associazione nazionale ‘Le donne e il vino’.

“Avere contatti con questo mondo di agricoltori è bellissimo. Il vino non è solo un alimento- ha spiegato Gennari- In un calice di vino c’è tanta storia, cultura e il lavoro di secoli di donne e uomini. Il vino di Manduria- ha ricordato- che fino agli Anni 80 era considerato da taglio, negli ultimi 10-15 anni è diventato ambasciatore di fama internazionale”. Anna Gennari ha detto di “sentirsi molto orgogliosa di lavorare in un’azienda attenta alle donne. Abbiamo un punto di vendita gestito solo da donne, nell’imbottigliamento ci sono molte donne, la responsabile del magazzino e’ donna. Anche per questo siamo tra le prime nove aziende in Italia ad aver ottenuto certificazione di sostenibilità perché abbiamo un’attenzione agli aspetti sociali ed etici. Auguro alle altre donne di lavorare in aziende così, le donne in agricoltura spesso non hanno la giusta voce”.

Quanto alla sua vita privata di mamma e alle difficoltà di carriera e conciliazione, Anna Gennari ha detto: “Non ho avuto avuto particolari difficoltà come donna, caratterialmente so rapportarmi al mondo maschile”. Sulla conciliazione per le donne che devono e vogliono lavorare ha ribadito: “E’ fondamentale avere al fianco compagni che riescano a comprendere e ad integrarsi, colmando le le mancanze”.


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