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Roma, Spelacchio non riposa in pace: dopo un anno nessuna ‘casetta’

A un anno da quando conquistò le cronache per la sua chioma non esattamente florida, 'Spelacchio', dovrà ancora aspettare prima di iniziare la sua seconda vita

Pubblicato:31-10-2018 17:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:44

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ROMA – A un anno da quando, suo malgrado, conquistò le cronache di Roma e di mezzo Paese (e non solo) per la sua chioma non esattamente florida, ‘Spelacchio’, lo spoglio abete rosso che lo scorso Natale addobbava piazza Venezia, dovrà ancora aspettare prima di iniziare la sua seconda vita.

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Era aprile quando il Campidoglio annunciava che l’albero sarebbe tornato in Val di Fiemme, da dove era stato tagliato, per essere trasformato entro il 2018 in una ‘Baby little home’, una casetta per l’allattamento a disposizione di mamme e bimbi romani dalla segheria della Magnifica Comunità di Fiemme.


Spelacchio è effettivamente tornato a casa, ma dopo essere stato segato e scortecciato è rimasto in coda da sei mesi, sotto forma di tavole, in attesa del suo turno, complice prima un diverso ordine di priorità da parte della segheria trentina, impegnata in altre lavorazioni, e poi quella che è stata definita la peggiore ondata di maltempo degli ultimi 50 anni.

“Dobbiamo ancora finire di allestire la ‘casetta’ e sentire il Comune di Roma per la consegna, ma l’alluvione di questi giorni ci ha scombinato i piani: gli alberi sono caduti, le strade sono allagate, è peggio del ’66”, ha spiegato all’agenzia DIRE l’amministratore unico della Magnifica Comunità di Fiemme, Stefano Cattoi.

“Quest’estate abbiamo avuto altro da fare, quindi è anche un po’ colpa nostra, ma ora siamo impegnati con l’emergenza”, ha ammesso un mortificato Cattoi. “Mi dispiace perché avevamo promesso di consegnarla entro l’anno, non credo che ci riusciremo ma cercheremo di mantenere la parola data”.

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