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Microchirurgia accorcia tempi ripresa in ortopedia; Post ictus a casa con Campus bio-medico; A Latina mototerapia per pazienti Osa

Edizione del 31 ottobre 2018

Pubblicato:31-10-2018 15:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:44
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https://youtu.be/6rC0s4P-HLE

ORTOPEDIA, TEMPI RIPRESA RAPIDI CON MICROCHIRURGIA

Le malattie articolari sono una delle patologie piu’ dolorose e invalidanti, ma anche le piu’ diffuse tra la popolazione. Da un lato va considerato l’aumento delle aspettative di vita che incide sulla diffusione delle cosiddette malattie dell’invecchiamento, dall’altro vanno considerati i fattori legati allo stile di vita sbagliati come l’obesita’, il diabete e la sedentarieta’, che favoriscono l’insorgenza di infiammazioni. A questo si aggiunge la questione degli sportivi ‘dell’ultimo minuto’, che praticando sport senza una giusta preparazione e creano danni anche irreversibili alle articolazioni. Per capire meglio quali siano le patologie, le terapie e gli accorgimenti da adottare nella quotidianita’, l’agenzia di stampa Dire ha intervistato Mario Tartarone, direttore del dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’ospedale San Carlo di Nancy di Roma, che fa parte del gruppo Gvm Care & Research.

CAMPUS BIO-MEDICO, LA RIABILITAZIONE POST ICTUS ARRIVA A CASA

Grazie al ricovero in Stroke Unit e al successivo trattamento in centri di Neuroriabilitazione intensiva, il numero di pazienti che sopravvive all’ictus è in costante incremento. “Quando il paziente viene dimesso spesso entra in una terra di nessuno, e questo spesso significa interruzione anzitempo delle terapie e compromissione delle possibilità di recupero del paziente”, spiega Vincenzo Di Lazzaro, responsabile dell’Unità di Neurologia e direttore della Scuola di Specializzazione in Neurologia dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (Ucbm). “Per questo – aggiunge – sono importanti i passi avanti compiuti dalla ricerca per portare fuori dagli ospedali e dalle cliniche, idealmente a domicilio del paziente, gli strumenti più avanzati per la riabilitazione post-ictus. Al Campus stiamo sperimentando- prosegue l’esperto- sistemi robotici di neuroriabilitazione compatti e trasportabili facilmente e apparecchiature per l’elettrostimolazione cerebrale che si trasportano in un beauty”.


CON CARDIOLOGIA 3.0 INTERVENTI SALVAVITA RIDUCONO MORTALITA’ 30%

E’ stato presentato a Genova, in occasione del congresso nazionale dell’Associazione Italiana per la cardiologia riabilitativa e preventiva, un documento sulla cardiologia riabilitativa 3.0. Una disciplina che consente interventi salvavita che riducono del 30% il rischio di morte e riospedalizzazione, ma che soffre di un basso tasso di referral. Solo 1 paziente su 3, dopo un infarto o un intervento cardiochirurgico, accede a questi percorsi. La finalità è quella di ottenere la stabilizzazione clinica del paziente, ottimizzare la terapia, prescrivere e implementare l’attività fisica e fornire un supporto educazionale sui fattori di rischio legati ad uno stile di vita sbagliato. Punta anche a gestire il disagio socio-emotivo, fornendo un counseling specifico per valutare periodicamente il raggiungimento degli obiettivi e assicurare l’aderenza del paziente alle terapie. In Italia sono 221 (in media di 1 ogni 270 mila abitanti) le strutture di cardiologia riabilitativa e preventiva (CPR) ma non sono presenti sul territorio in maniera uniforme.

RIABILITARE PAZIENTI TETRAPLEGICI CON I ROBOT

Utilizzare innovazioni sempre più sofisticate nell’ambito degli esoscheletri, dalle soft robotics a macchinari per il controllo muscolare, sono alcuni degli obiettivi del nuovo progetto di ricerca ‘Grasp Toscana’. A finanziarlo è la Fondazione Cr Firenze, che nei prossimi due anni svilupperà il progetto insieme all’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. La supervisione scientifica è di Antonio Frisoli, docente del Laboratorio PERCRO dello stesso Istituto, che si avvale della collaborazione dell’Azienda ospedaliera universitaria di Careggi (Firenze) e la partecipazione dell’Associazione Habilia e dell’Associazione Toscana Paraplegici ATP. Lo sviluppo di nuove tecnologie robotiche servirà ad agevolare la riabilitazione e a facilitare l’assistenza dei pazienti con mano tetraplegica e che hanno subito lesioni midollari, quindi alla spina dorsale o al midollo spinale. L’intento è sperimentare nuove tecnologie di robotica soffice per creare esoscheletri robotici per la mano, leggeri e indossabili, in grado di restituire la funzione manuale più naturale ai pazienti con tetraplegia, migliorando così il loro il reinserimento nella vita sociale. Questo nuovo progetto intende supportare le persone affette da lesione midollare al fine di una sperimentazione clinica di un esoscheletro che consente il movimento e il cammino alle gambe paralizzate evitando così l’utilizzo della sedia a rotelle, mantenendo la posizione eretta per muoversi, con il miglioramento non soltanto dell’autonomia ma anche della funzione degli organi interni e, quindi, dello stato di salute generale della persona.

LATINA, PAZIENTI OSA IN PISTA ‘SAGITTARIO’ PER MOTOTERAPIA

‘La mototerapia non guarisce ma riesce a rubare del tempo alla malattia’ e’ lo slogan dell’evento a cui hanno partecipato, presso il Circuito internazionale ‘Il Sagittario’, i tre Centri diurni di Latina gestiti da Osa: ‘Le Tamerici’, ‘Salvatore Minenna’ e ‘Casal delle Palme’. Gli utenti, accompagnati dagli operatori della cooperativa, hanno vissuto questa esperienza con gioia. Trascorrere una giornata al di fuori del consueto ambiente ha offerto ai partecipanti l’opportunita’ di scoprirsi e di sperimentare nuove emozioni. “La partecipazione ad attivita’ come questa- spiega Rosaria, la coordinatrice Osa del Centro ‘Le Tamerici’- abbraccia interamente la nostra filosofia di indirizzare il lavoro non solo verso i ragazzi e le loro famiglie, ma anche di promuovere un cambiamento nella rappresentazione sociale del concetto di riabilitazione e di lavoro con persone con disabilità. Il nostro obiettivo e’ favorire sia il recupero e il mantenimento delle abilità psico-fisiche, sia il benessere scaturito dal rapporto con gli altri e dal divertimento”.

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