Getting your Trinity Audio player ready...
|
ROMA – Lunedì 2 settembre andrà in onda su Rai 3 il programma di Roberto Saviano che venne “censurato un anno fa”: ‘Insider. Faccia a faccia con il crimine’ è il programma di Rai Cultura in cui lo scrittore si troverà faccia a faccia con le organizzazioni criminali, incontrando persone che, per motivi diversi, le hanno vissute dall’interno. In questa nuova stagione collaboratori di giustizia, testimoni e giornalisti minacciati dalle mafie saranno le porte di accesso al mondo oscuro del crimine italiano e straniero nel quale Saviano guiderà il pubblico ricostruendo, anche grazie a prezioso materiale di repertorio, i contesti in cui la storia dei protagonisti ha preso forma. “Quando un lavoro del genere viene censurato, si lascia intendere che occuparsi di mafia sia un atto ideologico e di parte. Non è così. La lotta antimafia appartiene (o almeno dovrebbe appartenere) a tutti”, scrive Saviano sui social.
Nel corso del programma Saviano incontrerà per la prima volta un killer di Cosa Nostra che, affiliatosi nel 1979 alla mafia siciliana attraverso il rito della “punciuta”, ha vissuto in prima persona la guerra di mafia tra i vecchi padrini marsalesi e gli emergenti boss corleonesi guidati da Totò Riina: dopo aver deciso di diventare collaboratore di giustizia, ha confessato 38 omicidi.
Con la prima pentita della mafia garganica Saviano ripercorrerà invece l’evoluzione della cosiddetta “quarta mafia”, un’organizzazione criminale ferocissima e per molto tempo sottovalutata, che da decenni insanguina il promontorio pugliese. Dal 2004 la collaboratrice di giustizia vive in una località segreta con i suoi quattro figli, avuti da uomini appartenenti a due famiglie rivali: la sua scelta di collaborare con gli inquirenti ha salvato questi ragazzi dalla legge non scritta della vendetta.
Ma ci si può trovare faccia a faccia con le organizzazioni criminali anche senza farne parte, o senza aver scelto per professione di perseguirle: come nel caso dei giornalisti minacciati dalle mafie, che lottano con l’unica arma di cui dispongono, la parola. Anche loro saranno protagonisti di questa edizione di ‘Insider’. Dedicata a un insider particolare: Don Peppe Diana, il sacerdote ammazzato dalla camorra a 35 anni, il giorno del suo onomastico, nella sua chiesa a Casal di Principe. ‘Insider’ ripercorrerà la sua vicenda attraverso la voce del testimone oculare del suo omicidio, Augusto Di Meo, che ha infranto le leggi dell’omertà e si è battuto per assicurare alla giustizia gli assassini di Don Diana. La storia di questo sacerdote coraggioso è la storia di un’intera comunità tenuta in scacco per anni dalla violenza della camorra, che dopo aver visto scorrere il sangue dell’ennesimo innocente, un uomo di fede, ha deciso di alzare la testa e affrontare l’oppressore.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it