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Covid, per evitare la chiusura delle scuole l’Ecdc invita a promuovere vaccino, igiene e ventilazione

"La misura dovrebbe essere mantenuta al minimo per evitare impatti negativi sui bambini"

Pubblicato:31-08-2022 18:08
Ultimo aggiornamento:31-08-2022 18:35

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ROMA – “La pandemia di Covid-19 ha sconvolto la vita di bambini e adolescenti, influenzando la loro routine quotidiana, l’istruzione, la salute, lo sviluppo e il benessere generale. Le scuole svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere l’equità nell’apprendimento e nella salute, in particolare per i bambini provenienti da contesti svantaggiati e le loro famiglie. Gli impatti negativi delle interruzioni scolastiche sulla salute e lo sviluppo dei bambini significano che tali misure dovrebbero essere mantenute al minimo e si dovrebbe prevenire un’ulteriore perdita di apprendimento”. A scriverlo è l’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) in un documento dal titolo ‘Covid-19 e altri virus respiratori: mitigare la loro diffusione quando i bambini tornano a scuola in tutta Europa’ pubblicato pochi giorni fa come aggiornamento del report ‘Covid-19 nei bambini e ruolo degli ambienti scolastici nella trasmissione’.

NON SOLO CORONAVIRUS

“Al fine di mantenere ambienti scolastici sicuri e ridurre al minimo le assenze degli studenti e del personale- scrive ancora l’Ecdc- è importante continuare a garantire la prevenzione della trasmissione di virus respiratori come l’influenza, il virus respiratorio sinciziale, il norovirus e il Sars-CoV-2”. Dunque per il Centro sono strumenti vitali per ridurre la trasmissione del virus “la promozione della vaccinazione degli alunni e del personale contro il Covid-19, l’incoraggiamento di una buona igiene delle vie respiratorie e delle mani, l’istituzione di sistemi di ventilazione migliorati nei locali scolastici e l’invio di frequenti promemoria per rimanere a casa in caso di sintomi respiratori”.

Per l’Ecdc “l’attuazione delle misure di mitigazione all’interno della scuola dovrebbe essere adattata al contesto educativo e alla fascia di età degli studenti. Inoltre, tali misure- si legge nel documento- dovrebbero tenere conto della necessità di fornire ai bambini un ambiente sociale e di apprendimento ottimale”.


L’Ecdc precisa che “resta il consenso generale sul fatto che la decisione di chiudere le scuole per controllare la pandemia di Covid-19 dovrebbe essere utilizzata come ultima risorsa. Gli impatti fisici, mentali ed educativi negativi della chiusura proattiva delle scuole sui bambini, così come l’impatto economico sulla società in generale, supererebbero probabilmente i benefici”.

CHIUDERE ISTITUTI NON E’ SUFFICIENTE A PREVENIRE TRASMISSIONE

Infine per il Centro “sebbene siano una misura di ultima istanza, le chiusure delle scuole possono contribuire a una riduzione della trasmissione di Sars-CoV-2, ma sono di per sé insufficienti a prevenire la trasmissione nella comunità di Covid-19 in assenza di altri interventi non farmaceutici e dell’ampliamento della copertura vaccinale. L’efficacia della chiusura delle scuole sembra essere diminuita nella seconda ondata rispetto alla prima ondata della pandemia di Covid-19- conclude il Centro- forse in parte a causa di migliori misure igieniche nelle strutture scolastiche”.

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