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M5S, addio all’ultima roccaforte nel Lazio: sfiduciato il sindaco di Pomezia

Si dimettono tredici consiglieri comunali e il primo cittadino Adriano Zuccalà verrà sostituito da un commissario fino alle elezioni

Pubblicato:31-08-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:31-08-2022 16:49
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(Foto dal profilo Facebook di Adriano Zuccalà)

ROMA – Il Movimento 5 Stelle deve dire addio alla sua ultima roccaforte nel Lazio: con la presentazione delle dimissioni da parte di 13 consiglieri comunali di Pomezia, finisce l’esperienza della giunta guidata dal sindaco Adriano Zuccalà. Al suo posto verrà nominato un commissario fino alle prossime elezioni. Già nelle scorse settimane, con la formazione del gruppo ‘Pomezia Attiva’ di quattro ex consiglieri di maggioranza, si intravedeva una possibile conclusione anzitempo dell’amministrazione Zuccalà, che sarebbe andata in scadenza nel 2023.

M5S: “SOLIDARIETÀ A ZUCCALÀ, METODO STILE ‘PD DAL NOTAIO'”

“Le dimissioni protocollate in blocco a Pomezia di tutti i consiglieri comunali dell’opposizione, compresi i quattro ex di maggioranza – confluiti poi nel gruppo Pomezia Attiva – Piumarta, De Zanni, Conficconi e Mercuri, hanno fatto decadere il Consiglio comunale della cittadina provocando le dimissioni del sindaco Adriano Zuccalà, a cui va tutta la nostra solidarietà. Spiace sottolineare come una (ex) parte del Movimento 5 Stelle abbia deciso di aderire al funesto metodo Pd, ovvero sfiducia dal notaio e passa la paura: se non ci fossero stati infatti i quattro dissidenti non avrebbero mai raggiunto il numero per la sfiducia. Che dire: complimenti a lorsignori! Hanno rimarcato, qualora ce ne fosse stato bisogno, la loro piena inaffidabilità di cui già avevamo avuto sentore e la pericolosa liaison con il Pd e con la peggiore destra. Abbandonando così, di fatto, i cittadini di Pomezia”. È quanto si legge in una nota del M5S Roma.


PD: “LA CRISI È COLPA DEL SINDACO”

“A Pomezia ci risiamo: oggi si dimettono quattro consiglieri di Pomezia Attiva, ex 5 Stelle, e insieme a loro tutti i consiglieri comunali di opposizione. Siamo nel bel mezzo di una crisi politica e non solo. La colpa è certamente del sindaco che non è stato capace di tenere la maggioranza compatta, che ha avuto in questi anni molti consiglieri e assessori dimissionari e oggi quattro ex M5S hanno firmato insieme all’opposizione“. Lo dichiarano in una nota congiunta Stefano Mengozzi, capogruppo Pd a Pomezia, e Patrizia Prestipino, deputata Pd e candidata a Roma nel collegio Eur, Ostia, Pomezia.

“Le ragioni di questa crisi politica – spiegano gli esponenti dem – sono da ricercarsi in più di un punto. Intanto il sindaco e la sua giunta da ambientalisti quali si professavano, sono diventati l’amministrazione degli accordi urbanistici, hanno traditi i cittadini e il programma. Inoltre abbiamo assistito in questi anni ad un totale distacco dai cittadini; c’è stata assenza di dialogo e quindi ora Pomezia ha bisogno di chi segua veramente quel territorio. È arrivato il momento di dire basta a giochi di potere”, concludono gli esponenti Pd.

FDI: “ORA RIMANE SOLO LA REGIONE”

“Grazie alla sfiducia dei consiglieri di centrodestra e soprattutto di quelli del Partito democratico, con Pomezia crolla l’ultima roccaforte grillina nel Lazio. Determinanti per far cadere l’amministrazione pentastellata le firme del Pd. Ora dopo questo episodio, dopo la rottura a livello nazionale tra Conte e Letta, dopo il mancato accordo per la Regione Sicilia, ci aspettiamo che coerentemente avvenga altrettanto anche per la Regione Lazio, che è ormai l’unico ente dove è rimasto in piedi l’accordo Pd-M5S. Un’anomalia ingiustificabile che è l’ennesima rappresentazione plastica di come Zingaretti, pur di conservare la poltrona, stia continuando a tenere in vita la maggioranza giallo-rossa, in barba agli indirizzi politici nazionali”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Antonello Aurigemma.

LEGA: “FINALMENTE È FINITA LA FARSA”

“È stato uno stillicidio ma finalmente possiamo dichiarare conclusa l’amministrazione farsa guidata da Zuccalà. Oggi è arrivata la sfiducia definitiva dopo che in quattro anni diversi consiglieri avevano abbandonato la maggioranza”. Così in una nota Fabio Fucci, capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Pomezia nonché ex sindaco pometino eletto nel 2013 proprio con il M5S, e Tony Bruognolo, segretario politico della Lega Provincia di Roma Sud. “L’esperienza di Pomezia è l’ennesima prova dell’incapacità di governo del Movimento 5 Stelle che litiga su tutto e non si interessa minimamente del benessere comune“.

“La giunta 5S è andata a casa perché si è dimostrata totalmente inadeguata – proseguono dal Carroccio -, non ha raggiunto nessun risultato degno di nota ed è stata distante dai cittadini e concentrata solo a mantenere al poltrona per qualche mese in più. Ora dobbiamo metterci subito a lavoro per ridare a Pomezia un governo capace e coeso in grado di saperla amministrare al meglio e di rispondere alle esigenze dei cittadini”.

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