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Svolta digitale per la Questura di Bologna: arriva il controllo biometrico degli accessi

Per aumentare la sicurezza la Questura di Bologna ha deciso di installare uno strumento digitale per il controllo biometrico degli accessi

Pubblicato:31-08-2022 14:43
Ultimo aggiornamento:31-08-2022 14:43

questura di bologna
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BOLOGNA – La Questura di Bologna si prepara ad adottare il controllo biometrico degli accessi. Come in diversi aeroporti, dunque, anche per entrare nella sede di piazza Galileo si dovrà passare dalla scansione del volto o delle impronte digitali. Per avviare la sperimentazione, la Questura ha chiesto il supporto della Regione Emilia-Romagna e di Lepida, la società di viale Aldo Moro che si occupa di informatica.

CASO PILOTA

Lo schema del protocollo d’intesa è stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Bonaccini. Nella delibera si parla appunto della “sperimentazione applicativa di un sistema automatizzato di gestione e controllo degli accessi nella Questura di Bologna”. Si tratta di un “caso pilota“, che servirà anche per “valutare gli effetti in termini di maggiore sicurezza, nonché di migliore utilizzo del personale addetto alle attività di vigilanza”, che potrà così essere “riallocato per attività di controllo del territorio, con evidenti riflessi in chiave di prevenzione e repressione dei reati”.

SPERIMENTAZIONE DI UN ANNO

Il progetto sarà monitorato per un anno, in modo da valutarne “le eventuali condizioni di replicabilità e trasferibilità a contesti operativi con attività similari”. Finora, si legge del resto nel protocollo d’intesa, “le sperimentazioni di servizi di giustizia digitale realizzate negli enti locali hanno evidenziato come l’utilizzo delle tecnologie informatiche e telematiche contribuisce a semplificare le procedure, a ridurre i costi, nonché a un più efficace utilizzo del personale”.


IL PROGETTO PUÒ ESSERE REPLICATO

Per prima cosa saranno svolti sopralluoghi tecnici, di comune accordo tra Questura e Lepida, per valutare le migliori “opzioni tecnologiche” e definire il progetto operativo. Dopodiché sarà installato il sistema di controllo biometrico degli accessi e, al termine del monitoraggio, sarà realizzato un report sulla “analisi della sperimentazione effettuata” e sulla sua “potenziale trasferibilità” in altre situazioni. La Questura di Bologna rimarrà proprietaria delle apparecchiature e delle strumentazioni che saranno installate per la sperimentazione, curandone a proprie spese l’esercizio e la successiva manutenzione, senza oneri aggiuntivi a carico della Regione e di Lepida.

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