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I no green pass vogliono bloccare le stazioni, i sindacati: “Noi siamo per il vaccino”

Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti dicono no alla proposta lanciata su Telegram dai no vax e no green pass per bloccare le stazioni l'1 settembre. Zaia: "Il clima si è inasprito"

Pubblicato:31-08-2021 14:12
Ultimo aggiornamento:31-08-2021 18:03
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ferrovia treno stazione
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ROMA – “Diciamo no alle minacce di bloccare i treni domani, 1 settembre, nelle maggiori stazioni italiane”. Ad affermarlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che “auspichiamo un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta”. Secondo le organizzazioni sindacali “i rischi connessi a una simile protesta sono evidenti e serve un piano di sicurezza per tutelare lavoratori e utenti”. L’idea di bloccare le stazioni ferroviarie è stata lanciata sui canali Telegram seguiti da no vax e no green pass. Proprio a partire dall’1 settembre, il certificato verde sarà obbligatorio per salire sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza.


“Il trasporto ferroviario – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – è un servizio pubblico essenziale, infatti è soggetto alle regole della legge sui servizi minimi per lo sciopero che garantisce il diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini. Chi decidesse di interromperlo arbitrariamente in nome della libertà a non vaccinarsi non avrebbe il sostegno del sindacato sia perché violerebbe la legge, sia perché il sindacato sostiene la campagna vaccinale tanto per i lavoratori che per gli utenti del servizio pubblico. Il vaccino – affermano infine i sindacati – fino a questo momento è l’unica arma conosciuta per sconfiggere la pandemia e consentire alle persone di non ammalarsi, di vivere, di lavorare, di impegnare il tempo libero in varie attività e di viaggiare in sicurezza”.

ZAIA: “IL CLIMA SI È INASPRITO, NON HA SENSO BLOCCARE I TRENI”

Le proteste di chi è contrario alla vaccinazione contro il Covid e al Green pass non si fermano e domani è in programma un blocco della circolazione dei treni anche nella stazione di Mestre. “Non capisco che senso abbia bloccare un servizio pubblico”, commenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, a margine della conferenza stampa di inaugurazione di due nuove sale alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. “La protesta deve essere difesa, ma non si può arrivare a interrompere un pubblico servizio“, continua Zaia preoccupato che tra gli strascichi della pandemia possa esserci un conflitto tra due fazioni, ovvero tra chi si è vaccinato e i no vax.



“Il clima si è inasprito, la convivenza è sempre più difficoltosa – evidenzia il governatore – Io dico che se tu non ti vuoi vaccinare perché hai paura che ti possa far male, fermati lì. Non trovare giustificazioni e non pensare che tutti quelli che sono vaccinati sono teleguidati“, continua il presidente della Regione. “Non si offenda nessuno ma se abbiamo l’80% di ricoverati in terapia intensiva che non sono vaccinati vuol dire che se si fossero vaccinati noi avremmo l’80% di ricoverati in meno”. Detto questo, conclude Zaia, “non sono convinto che la soluzione sia l’obbligatorietà del vaccino o far pagare le cure a chi non si è vaccinato, ma ci si deve incontrare a metà strada. Non può essere che la maggior parte dei cittadini si vaccina e una parte minore che non lo fa pretende poi di dettare le regole”.

A BOLOGNA IMPEGNATI UN CENTINAIO DI AGENTI IN ASSETTO ANTISOMMOSSA

Servizi rinforzati con l’impiego di un centinaio di agenti in assetto antisommossa. Questo, a quanto si apprende, è il numero di uomini delle Forze dell’ordine di Bologna che sarà impegnato domani in occasione della manifestazione annunciata per il pomeriggio dai gruppi No-Green pass che hanno minacciato di bloccare i treni. I manifestanti, che nel corso dell’estate hanno dato vita a diversi cortei in tutta Italia, domani intendono, in occasione dell’entrata in vigore dell’obbligatorietà della certificazione sui treni a lunga percorrenza, bloccare i convogli in oltre 50 stazioni italiane. In tutto il Paese le manifestazioni, che gli organizzatori assicurano che saranno pacifiche, sono convocate per le 14.30, con ingresso nelle stazioni alle 15 per poi rimanere lì fino a sera. A Bologna i manifestanti dovrebbero ritrovarsi in piazza XX Settembre per poi puntare verso la stazione centrale, distante solo pochi metri.

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