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Papa Francesco: “Cure mediche siano anche per poveri e disagiati”

Papa Francesco è intervenuto alla Fiera di Roma al Congresso annuale della Società europea di cardiologia

Pubblicato:31-08-2016 11:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:01

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Foto @RaiNews

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ROMA – “Se si guarda all’uomo nella sua totalità si può avere uno sguardo di particolare intensità ai più poveri, ai più disagiati ed emarginati perché anche a loro giunga la vostra cura, come anche l’assistenza e l’attenzione delle strutture sanitarie pubbliche e private”. Così Papa Francesco, intervenuto alla Fiera di Roma al Congresso annuale della Società europea di cardiologia.

Secondo Bergoglio “dobbiamo lottare perché non ci siano scartati in questa cultura dello scarto che ci viene proposto”. Il magistero della Chiesa, ricorda “ha sempre affermato l’importanza della ricerca scientifica per la vita e la salute delle persone” e anche oggi vuole accompagnare il mondo medico-scientifico “in questo cammino così arduo”. La Chiesa comprende che “quanto è dedicato all’effettivo bene della persona è pur sempre un’azione che proviene da Dio”.

Rivolgendosi ai medici, Papa Francesco ha svolto una riflessione sulla ricerca scientifica: “L’apertura alla grazia di Dio, fatta tramite la fede, non ferisce la mente, anzi la spinge a una conoscenza della verità, più ampia e utile per l’umanità. Sappiamo, tuttavia che anche lo scienziato nella sua scoperta non è mai neutrale. Egli porta con sé la sua storia, il suo modo di essere e di pensare. Per ognuno esiste la necessità di avere una sorta di purificazione che, mentre allontana le tossine che avvelenano la ragione nella sua ricerca di verità e di certezza, induce a guardare con maggior intensità all’essenza delle cose”.


Infatti “non possiamo negare che la conoscenza, anche la più precisa e scientifica, ha bisogno di progredire facendo le domande e trovando le risposte sull’origine, il senso e la finalità della realtà, uomo incluso”. Ma in questo cammino “le sole scienze, naturali e fisiche, non bastano per comprendere il mistero che ogni persona contiene in sé”. “Per questo- ha concluso Papa Francesco- è importante che l’uomo di scienza, mentre si misura con il grande mistero dell’esistenza umana, non si lasci vincere dalla tentazione di soffocare la verità”.

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