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Caporalato: domani apre la ‘Rete di qualità’ per la certificazione etica delle aziende agricole

Domani al via l'iniziativa del Mipaaf per salvaguardare e

Pubblicato:31-08-2015 15:01
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:31

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caporalatoDomani al via l’iniziativa del Mipaaf per salvaguardare e valorizzare le aziende agricole virtuose. Si aprono infatti le iscrizioni alla ‘Rete di lavoro agricolo di qualità‘, ma bisognerà presentare dei requisiti specifici: non avere condanne o procedimenti penali in corso né sanzioni amministrative negli ultimi 3 anni per violazioni legate alla normativa del lavoro e fiscale, ed essere in regola col versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.

La Rete è un organismo autonomo, ed è stato concepito per rafforzare le iniziative di contrasto al caporalato, fenomeno su cui di recente il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, di concerto con quello del Lavoro Andrea Poletti, hanno presenziato a un tavolo di lavoro in cui il Governo ha assunto degli impegni specifici.

“Da domani la Rete sarà pienamente operativa” ha detto Martina, convinto che la lotta al caporalato passi per “la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole”. In cabina di regia, precisa, ci saranno funzionari dell’Inps, organizzazioni sindacali edi settore, insieme a rappresentanti dei ministeri delle Politiche agricole, del Lavoro e dell’Economia, e della Conferenza delle Regioni. Sono tutti chiamati a valutare che le aziende che presentano richiesta abbiano tutte le carte in regola. “Per la prima volta- ricorda Martina- si introduce un sistema di certificazione da parte dello Stato”.


E la stessa cabina di regia, entro i prossimi 15 giorni, “dovrà presentare il piano organico complessivo per il contrasto stabile al lavoro nero, per intensificare ancora gli sforzi” ha spiegto Martina, che non si stanca di ricordare l’importanza del gioco di squadra: “Serve l’impegno di tutti, dai sindacati alle organizzazioni agricole, dall’industria alla grande distribuzione insieme alle istituzioni, per mettere alla porta chi sfrutta” e che promette di combattere “con mezzi simili a quelli che si utilizzano nel contrasto alla mafia, come le confische dei beni. Ne abbiamo discusso con il Ministro della Giustizia Orlando- ha annunciato- che nelle prossime ore presenterà ulteriori avanzamenti su questo piano”.

Di Redazione

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