
(Questa intervista è stata realizzata lo scorso 31 maggio, prima dello sciopero degli attori e delle attrici ad Hollywood)
ROMA – Era maggio. Tra ricerche su Instagram e ‘voci di corridoio’, abbiamo scoperto che Mario Cantone, l’iconico Anthony Marentino di ‘Sex and The City’ e della serie sequel ‘And Just Like That’, si trovava a Roma in vacanza con suo marito Jerry. Insieme a loro, un amico e collega speciale: Sebastiano Pigazzi, giovane talento con il viso da divo hollywoodiano, che ha debuttato nella serie ‘We Are Who We Are’ di Luca Guadagnino. Prima di tornare nel mondo della serialità lo abbiamo visto in ‘Time is up’ di Elisa Amoruso con Benjamin Mascolo e Bella Thorne. Il talento ha portato Sebastiano (nipote dell’icona senza tempo Bud Spencer) ad entrare nella grande famiglia di ‘And Just Like That’. Nella seconda stagione l’attore interpreta Giuseppi, un poeta italiano che vive in America che conquista il cuore di Anthony.
AND JUST LIKE THAT 2, UN POMERIGGIO SUI TETTI DI ROMA CON MARIO E SEBASTIANO
Appuntamento alle 19 nel lussuoso hotel de Russie, a un passo dalla centralissima piazza del Popolo a Roma. Sebastiano e Jerry ci vengono a prendere nella lobby per portarci nella suite. Ad accoglierci il carisma, la simpatia e la dolcezza di Mario. Decidiamo di fare l’intervista sul terrazzo. Sullo sfondo un tramonto mozzafiato e una maestosa Roma.
Tra ‘The Man That Got Away’ (brano che Judy Garland interpreta nel film ‘A Star is Born’) e ‘Bella Notte’ (celebre brano del cartone Disney ‘Lilli e il Vagabondo’), i due attori ci hanno potuto raccontare poco sulla seconda stagione. “Sono stati molto accoglienti con me e questo mi ha sorpreso. È stato bello”, ha detto Sebastiano all’agenzia Dire.
‘Sex and the City’ è stata tra le prime serie a parlare senza tabù di tematiche, che ancora oggi lo sono, come il sesso. “Credo che questo show abbia fatto la differenza in tutto il Paese, aprendo gli occhi delle persone su ciò che c’è al di fuori della loro bolla di sapone. E continua a farlo anche con ‘AJLT’ in cui c’è una coppia gay, un personaggio non binario e persone di colore”, ha detto Cantone. Uno show inclusivo in cui tutti possono rivedersi e sentirsi liberi di essere chi sono. “Credo che duri da così tanto perché qui si parla liberamente di tutto senza pregiudizi“, ha aggiunto Pigazzi.
Durante l’intervista spazio al ricordo di Willie Garson, l’interprete di Stanford (il migliore amico di Carrie Bradshaw). L’attore è morto nel 2021 all’età di 57 anni per un tumore al pancreas. L’attore non ha potuto concludere le riprese della prima stagione di ‘AJLT’, ma il suo ricordo è vivo tra i suoi colleghi e amici, come Mario. “Lui era un grande narratore, quando raccontava delle storie l’attenzione era tutta su di lui. Avevamo una grande chimica e ci siamo divertiti molto insieme“, ha ricordato Cantone. “È stato devastante non riuscire a finire la prima stagione con lui. Durante le lavorazioni – ha ricordato – mi ha raccontato di essere malato, io pensavo scherzasse. E invece era tutto vero. Mi manca terribilmente. Mi sembra di non essere riuscito a dirgli addio. L’energia che ha avuto nel finire quegli episodi ha reso incredibile tutta la serie. Ancora non ci credo”, ha concluso l’attore.
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