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A Napoli est la terra brucia da due settimane vicino a una scuola/FOTO e VIDEO

La Polizia municipale ha intimato al custode della scuola e ai residenti della zona di allontanarsi fino allo spegnimento dei roghi e di sigillare porte e finestre

Pubblicato:31-07-2017 13:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35

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di Nadia Cozzolino, giornalista

NAPOLI – Fumarole e una discarica abusiva a cielo aperto, a due passi da una scuola, l’istituto tecnico Marie Curie. Succede a via Argine, strada di collegamento tra Napoli Est e il centro della città dove gomme, plastiche ed amianto bruciano da due settimane nonostante gli interventi dei vigili del fuoco. In via Agostino Nifo anche stamattina il fumo da incendi di rifiuti annebbiava la vista ed entrava negli appartamenti dei residenti di via Nifo e via Argine. La denuncia arriva dalla rete Napoli Zeta, attiva nei quartieri orientali della città di San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli.

“Lì c’era una folta vegetazione – racconta alla Dire Roberto Malfatti di Napoli Zeta – che non permetteva di scorgere quella discarica. Ora si vede ad occhio nudo: quei cumuli di rifiuti sono alti oltre 4 metri. C’era una enorme albero in quella zona, era considerato il polmone verde della zona. Ma sotto c’era ben altro”. In quell’area, all’incrocio tra via Argine e via Nifo dove c’erano un ex bitumificio e un ex saponificio, oggi ci sono carcasse di auto, resti d’amianto, pezzi di ferro e plastica bruciata, misti a rifiuti urbani. Una bomba ecologica a ridosso di una delle strade più trafficate della periferia di Napoli che dal primo esposto inviato dai residenti il 20 luglio al sindaco Luigi de Magistris, a vigili del fuoco, polizia locale, procura della Repubblica e prefettura di Napoli continua a bruciare.



Il primo intervento dei pompieri, che ha consentito di spegnere in prima battuta i roghi, risale allo scorso 17 luglio. Un’operazione che ha permesso di individuare “focolai di incendio con fumi acri – si legge nell’esposto in possesso della Dire – per combustione di sterpaglie e rifiuti” e i focolai non sono limitati a quelli presenti sulla superficie del terreno “ma alcuni provengono dal piano interrato di un manufatto semidiroccato” e completamente abbandonato. E a tutela dell’incolumità pubblica, la polizia municipale ha diffidato il custode della scuola Marie Curie e i proprietari degli immobili vicini alla discarica, in via Nifo e via Argine, ad “allontanarsi dalle abitazioni fino alla completa cessazione dei fumi da incendio” e a tenere “ermeticamente chiuse” porte, finestre e balconi.

E intanto materiale tossico continua ad andare in fumo ininterrottamente. L’ultimo intervento risale allo scorso sabato 29 luglio. Ad oggi, lunedì 31 luglio, a due giorni di distanza dall’ultimo spegnimento, la terra, insieme a gomme, amianto e materiale plastico, brucia ancora. “Bisogna fare qualcosa, chiediamo a gran voce una bonifica dell’area – continua Malfatti -. I fumi tossici entrano nelle abitazioni e ai cittadini si chiede di andare via, di non respirare quell’area. Noi chiediamo lo stop ai roghi, la tutela a Ponticelli e a Napoli Est, di salute e ambiente”.

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