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VIDEO | Duomo di Firenze, cade una pietra da 8 chili dalla cupola del Brunelleschi

L'episodio è successo venerdì sera, quando il monumento era già chiuso. Le verifiche scattate subito dopo escludono nuovi rischi

Pubblicato:31-05-2023 12:13
Ultimo aggiornamento:31-05-2023 14:45
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FIRENZE – Una pietra “da circa sette-otto chili” si è staccata, venerdì sera, dall’intercapedine interna della cupola del Duomo di Firenze. Alcuni frammenti sono caduti anche sulle scale interne dell’opera progettata dal Brunelleschi. L’episodio fortunatamente è successo “a monumento oramai chiuso, dopo le 19.30”, ha spiegato Lorenzo Luchetti, direttore generale dell’Opera di Santa Maria del Fiore. Una delle ipotesi dei tecnici è che il distacco possa essere stato accelerato dalla violenta grandinata del 12 maggio, che ha colpito in particolare il centro storico.

“DOPO LE VERIFICHE IL DUOMO È STATO RIAPERTO”

“Le prime verifiche, effettuate nell’immediatezza dell’accaduto, non hanno evidenziato rischi per il monumento”, che quindi è stato riaperto già sabato mattina. Le analisi tecniche sono iniziate alle 6 di sabato e sono state fatte “con il personale interno dell’Opera”, che ha “escluso la possibilità di ulteriori distacchi. È stato quindi possibile riaprire il monumento, dalle 10, in totale assenza di rischi per il personale e per il pubblico”, aggiunge Luchetti.

L’Opera ricorda, inoltre, “che l’attività di restauro e manutenzione dei suoi monumenti”, ovvero il Duomo, la cupola del Brunelleschi, il campanile di Giotto, il battistero e il museo, “è la voce principale di spesa”, su cui “ogni anno investe dai sette ai 10 milioni, ed è una delle principali finalità statutarie dell’ente. Due volte all’anno, all’inizio e alla fine dell’inverno, vengono effettuati i monitoraggi delle superfici esterne di tutti i monumenti del Duomo”, ampia 40.000 metri quadrati, “e di quelle interne, compresa la cupola”.


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“LA GRANDINATA HA ACCELERATO IL DISTACCO”

A influire sul distaccamento dalla cupola del Brunelleschi della pietra “da circa sette-otto chili” potrebbe essere stato anche il maltempo? “Sicuramente sì”, ha detto il diretto Luchetti: stando a “una delle ipotesi fatta dall’Università di Firenze e dai nostri tecnici, il materiale potrebbe essere stato investito dalla grossa grandinata che c’è stata negli ultimi giorni in città. E questo potrebbe aver accelerato il distacco della massa pietrosa”.

La cupola, spiega, è composta da una parte interna e una esterna. Nel mezzo, nell’intercapedine, passano le scale di servizio. Le stesse che servono a salire sulla cima dell’opera e dove è atterrata la pietra che fascia uno degli ‘occhi’ della Cupola. Gli ‘oblò’, cioè, che fanno da prese d’aria e che sono rivestiti di pietra serena “di oltre 600 anni fa” su cui agisce “l’usura del tempo“, ricostruisce Luchetti.
Si tratta, continua, “di uno degli occhi posizionati nella parte più alta della Cupola. Lì la gru”, sorretta dal mezzo pesante che due volte l’anno controlla la superficie del Duomo (così come in questi giorni), “non riesce ad accedere. Lo facciamo soltanto attraverso calate dei nostri operai, normalmente sempre due volte l’anno”. Nello specifico “le ultime sono state effettuate prima del Covid, perché ancora non abbiamo finito tutta l’attività formativa relativa alla possibilità per gli operai di poter fare questo tipo di calate”.

LUCHETTI: “SONO RISCHI NON ANNULLABILI”

Episodi come il distaccamento di frammenti di pietra dalla cupola del Brunelleschi sono da mettere nel conto. E’ quanto osserva il direttore generale dell’Opera di Santa Maria del Fiore, Lorenzo Luchetti, incontrando i giornalisti. “Questi rischi non sono annullabili, purtroppo è matematicamente impossibile farlo e nessuno ha la possibilità di prevedere il futuro. Noi, però, facciamo tutto il possibile per ridurre al massimo il rischio di eventi di questo tipo”, agendo attraverso il monitoraggio “con il massimo impegno”.
Il distaccamento dello scorso venerdì, quindi, “non potava essere previsto. L’abbiamo gestito nel momento in cui si è verificato”. Ora, infatti, sull’area danneggiata “non ci sono rischi”, per questo il monumento è stato riaperto già alle 10 di sabato mattina, spiega. E se i sindacati lamentano di aver chiesto una relazione tecnica sull’accaduto, che però, dicono, è stata negata, Luchetti sul tema taglia corto: “A me non ha chiesto nulla nessuno”.

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