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In Puglia il test per l’epatite C si fa in farmacia

L'iniziativa punta all'uso del point of care testing, una specie di tampone, basato su test che possono essere effettuati al di fuori dei laboratori ospedalieri

Pubblicato:31-05-2022 20:56
Ultimo aggiornamento:31-05-2022 20:56
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screening epatite c-min
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BARI – Sono 24 le farmacie pugliesi che hanno aderito al progetto di screening per l’individuazione delle epatite C chiamato “Doi-Hcv Apulian Pharma” e coordinato coordinata da Alessandra Mangia, responsabile dell’Unità di Epatologia di “Casa Sollievo della Sofferenza” di san Giovanni Rotondo (Foggia).

L’iniziativa punta all’uso del point of care testing, una specie di tampone, basato su test che possono essere effettuati al di fuori dei laboratori ospedalieri. Al test possono sottoporsi persone con più di 50 anni. Se il risultato del test di screening è positivo al paziente sarà consigliato il percorso migliore per identificare chi, affetto da infezione attiva senza esserne consapevole, potrà immediatamente essere sottoposto a terapia attraverso una procedura fast-track facilitata dai farmacisti.

La terapia dell’epatite C si basa attualmente su farmaci somministrabili per bocca per breve durata, capaci di eradicare l’infezione nel 95% dei casi. Tali farmaci, efficaci contro tutti i genotipi del virus hanno effetti collaterali lievi. La sfida sarà quella di coinvolgere il maggior numero di persone per fare emergere le infezioni nascoste e di cercare di collegare al trattamento il maggior numero di soggetti appartenenti alla popolazione generale, cioè coloro che, portatori di un’infezione inapparente, la scoprano solo per essersi sottoposti al test all’interno dell’iniziativa “Doi-Hcv Apulian Pharma”.

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