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A Roma chiude la libreria Feltrinelli nella Galleria Sordi, Tagliavanti: “Urge ripensare il centro storico”

"No 'Disneyland' del turismo come Venezia, deve tornare ad essere una città"

Pubblicato:31-05-2022 13:09
Ultimo aggiornamento:31-05-2022 13:10

galleria sordi
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ROMA – “La prima cosa è riuscire a capire come si è trasformata la città dopo la pandemia, perché non è più quella di prima. Alcune funzioni hanno trovato altri luoghi, e gli stessi luoghi della città hanno cambiato funzione. In questo momento nelle periferie assistiamo all’aumento della ristorazione, ma anche all’apertura di alcune librerie e luoghi culturali. Dall’altra parte abbiamo invece un impoverimento del Centro. Il tema vero è: che cosa facciamo del Centro storico nel momento in cui ha perso gli abitanti e i flussi turistici sono così legati a eventi estranei? Dobbiamo ripensare completamente il Centro storico“. Lo ha detto all’agenzia Dire il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, in merito alla crisi delle attività nel Centro storico della Capitale, con ultima la chiusura della storica libreria Feltrinelli di Galleria Alberto Sordi.

Questa, ha sottolineato Tagliavanti, “è secondo me una delle urgenze che la città ha, perché stiamo parlando dell’area di pregio più importante al mondo, anche relativamente alla sua vastità. C’è bisogno di fermarsi un attimo per riflettere su quale sia la nuova funzione del Centro storico nella città post-pandemica”. Il sindaco Roberto Gualtieri ha parlato del rischio che il Centro storico di Roma si trasformi in una ‘Disneyland’ per il turismo mordi e fuggi: “questo è un pericolo, non lo è ancora ma è un pericolo- ha commentato il presidente della Cciaa capitolina- Ci sono delle città che già lo sono diventate, pensiamo a Venezia che ormai ha meno di 50mila abitanti e tutti i negozi sono per turisti. Questo tema si risolve facendo ridiventare città il Centro storico. Città è il luogo dove vivono le persone, dove ci sono le famiglie e dove si lavora: il lavoro del Centro storico è un lavoro particolare, è un luogo dove devono esserci gli artigiani, che ci sono da quando esiste Roma, dove deve esserci il meglio delle attività commerciali e creative, un’attività espositiva e culturale di altissimo livello”. Tutte queste funzioni, ha concluso Tagliavanti, “vanno reintrodotte nel Centro storico: solo così ricomincerà a vivere, altrimenti saremo destinati in modo quasi colpevole a farlo diventare una ‘Disneyland’ per turisti”.


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