NEWS:

Torino, Paolo Damilano lascia il centrodestra e Salvini: “Deriva populista”

Il leader di Torino Bellissima, candidato sindaco del centrodestra alle ultime Amministrative, accusa la coalizione di ambiguità che hanno contribuito alla sua sconfitta

Pubblicato:31-05-2022 11:35
Ultimo aggiornamento:31-05-2022 11:35

damilano_torino_bellissima
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

TORINO – Paolo Damilano lascia il centrodestra e si mette in proprio: Torino Bellissima, la lista dell’imprenditore che fu candidato sindaco del centrodestra alle ultime amministrative torinesi, “non è interessata a derive populiste improvvisate, comprese quelle che affliggono parte di questo centrodestra”. Damilano inoltre addossa la sconfitta nelle elezioni comunali di ottobre alla coalizione, per via delle ambiguità su “vaccini, green pass e diritti” che hanno “contribuito pesantemente alla sconfitta”.

Ai problemi del centrodestra nel trovare una linea comune su vaccini, green pass e diritti, si sommano, sottolinea Damilano, i più recenti “tentennamenti” sulla politica estera, in particolare della Lega, il primo partito che sostenne Damilano “come se fosse possibile mettere oggi in discussione la posizione atlantista ed europeista dell’Italia”. Tutti questi motivi e uno “spettro della recessione ormai evidente”, continua Damilano, fanno capire che “serve innanzitutto serietà ed è per questo che Torino Bellissima non seguirà alcuna deriva populista, compresa quella che purtroppo oggi affligge parte di questo centrodestra, ma proseguirà autonomamente nel suo progetto di ricostruzione liberale di Torino e del Paese, in attesa di capire quali saranno le evoluzioni politiche dei prossimi mesi”.

Damilano non nutre grande fiducia nella Lega e in Matteo Salvini. Il primo partito che lo sostenne vive “oggi una profonda crisi di identità politica e di leadership, che ne mina la credibilità acquisita in questi ultimi anni di grande consenso e successo”.


FI SPIAZZATA: “SERVIREBBE COERENZA”

Un addio inaspettato. Al convegno di Forza Italia sulla giustizia in corso a Torino nessuno si aspettava l’abbandono del centrodestra da parte del suo candidato sindaco Paolo Damilano. Un convegno a cui lo stesso Damilano doveva partecipare, spiega l’ex governatore Roberto Cota: “L’ho sentito al telefono, doveva venire”. Neanche l’assessore al Bilancio del Piemonte Andrea Tronzano, che è anche consigliere comunale a Torino per Forza Italia, ne era al corrente, eppure Damilano lo aveva scelto come suo vicesindaco in caso di vittoria sotto la Mole.

La coalizione di centrodestra non ha ancora scelto una via di risposta comune a Damilano, ma al convegno si vocifera che la Lega e Fratelli d’Italia vogliano rispondergli da soli, in modo più secco. Un annuncio che ha colto “di sorpresa” anche il vicepresidente del Consiglio comunale, il forzista Domenico Garcea: “Rispettiamo la sua scelta, ma nutriamo seri dubbi sulle ragioni politiche che sono alla base di una scelta che i nostri elettori faticheranno a comprendere. Forza Italia è e resterà nel centrodestra”, prosegue, e poi accusa Damilano di incoerenza: “Siamo convinti che, in politica come nella vita, la coerenza e il rispetto nei confronti di chi ci ha sostenuti vengano prima di ogni altra cosa”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it