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Ausl Bologna: entro giugno prima dose di vaccino a tutti i 40-50enni

Il direttore generale dell'Ausl bolognese, Paolo Bordon, spiega che "l'unica nota dolente è il calo delle adesioni man mano che si abbassa la fascia d'età delle persone da immunizzare"

Pubblicato:31-05-2021 13:51
Ultimo aggiornamento:31-05-2021 14:12
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direttore generale Ausl Bologna Paolo Bordon
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BOLOGNA – A Bologna e provincia la campagna vaccinale “sta procedendo bene: abbiamo superato il 42% della popolazione dell’area metropolitana che ha ricevuto almeno una dose di vaccino e contiamo, nel mese di giugno, di fare tutti i 50enni e i 40enni che si sono prenotati“. A dirlo, nel corso di una conferenza stampa in Prefettura, è il direttore generale dell’Ausl bolognese, Paolo Bordon, che poi a margine dell’evento precisa che “entro il 19 giugno contiamo di aver somministrato almeno una dose ai 50enni che hanno prenotato, poi partiremo con i 40enni“, aggiungendo che “questa sera faremo un incontro con la Regione per capire come muoverci per quanto riguarda il resto della popolazione”.

Rispondendo alle domande dei cronisti, Bordon aggiunge che “dalla prossima settimana saranno attivati gli hub aziendali“: nell’area metropolitana saranno cinque“. Il primo “partirà il 3 giugno San Lazzaro”, e in generale l’obiettivo è “arrivare a fine luglio-metà agosto con una copertura che garantisca quasi la cosiddetta ‘immunità’, che però si avrà solo quando saranno completate le seconde dosi“. L’unica nota dolente è il calo delle adesioni man mano che si abbassa la fascia d’età delle persone da vaccinare. Infatti, spiega il dirigente dell’Ausl, tra gli anziani “abbiamo avuto un’adesione tra le più alte a livello nazionale, tra l’85 e il 90%, mentre scendendo con l’età non c’è un’adesione così alta, perciò dovremo fare un gran lavoro durante l’estate per sensibilizzare, ad esempio, i 40-50enni, la cui adesione al momento è intorno al 65%, mentre noi puntiamo all’80%”. Dunque, chiosa Bordon, se prima “ci si metteva in coda per prenotare, ora dovremo andare a cercare queste persone”, alcune delle quali, ipotizza Bordon, “hanno la percezione che la malattia non le riguardi”. Nessun allarmismo, tiene comunque a precisare, perché per i 40-50enni “la campagna è appena iniziata”, ma comunque l’Ausl “sta progettando iniziative sul territorio per arrivare al vaccino con modalità semplificate, ad esempio degli Open day. Ne discuteremo questa sera con la Regione, e penso che nel corso del mese di giugno qualche iniziativa la faremo”.

Nel rivendicare l’utilità di questo genere di iniziative, Bordon ricorda che “abbiamo usato il camper per andare nei luoghi dove c’era un’adesione più bassa da parte dei 70enni e ha funzionato, perché abbiamo fatto tra le 80 e le 100 vaccinazioni, ma per le persone più giovani servirà aprire centri vaccinali in modalità ‘semplice’“. Infine, sul fronte delle vaccinazioni, il dg dell’Ausl bolognese auspica che “si riesca a ‘coprire’ anche i ragazzi sopra i 12 anni prima dell’inizio della scuola, quindi tra agosto e settembre”. In ogni caso, osserva, la situazione è in netto miglioramento, e lo testimoniano anche i dati sui ricoveri, che ora si attestano “sui 130, di cui 40 in terapia intensiva o semi-intensiva, e di questi pochi riguardano over 70, a dimostrazione che il vaccino funziona”.


BORDON: “A BOLOGNA NUMERI DA ZONA BIANCA, MA NON RILASSARSI”

L’area metropolitana di Bologna, dati alla mano, “può essere considerata zona bianca, e presto lo sarà, ma la situazione resta delicata, perché un eccessivo rilassamento potrebbe essere letale”. Mantiene un cauto ottimismo Paolo Bordon, direttore generale dell’Ausl bolognese, che commenta così gli ultimi sviluppi della pandemia da Covid nel capoluogo emiliano e nella provincia.

L’invito, insomma, è a non abbassare la guardia e a continuare a rispettare le regole proprio ora che i numeri cominciano ad essere molto buoni –Bordon parla di un’incidenza per 100.000 abitanti sotto i 40 casi– perché solo così si potrà scongiurare una nuova ondata di contagi. Quello che il dirigente Ausl chiede ai cittadini, dunque, è di non rilassarsi e di “fare quest’ultimo miglio” per sconfiggere il virus. Buone notizie, infine, anche sul fronte degli ospedali. Le terapie intensive, chiosa infatti Bordon, “si stanno svuotando, e stiamo programmando di mantenere il solo Sant’Orsola per accogliere i malati di Covid, nel Padiglione 25”. Questo, conclude, “ci consente, da oggi, una piena ripresa delle attività di chirurgia programmate”.

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