“Nel periodo compreso tra il 5 e 18 maggio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,72, in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando si attestava allo 0,78) e sotto l’uno anche nel limite superiore”. È quanto emerso dall’ultimo monitoraggio settimanale sul Covid-19 dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. Prosegue il calo dell’incidenza dei nuovi casi e il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica (al 15%), con una diminuzione anche nel numero di persone ricoverate. Da lunedì 31 maggio sono poi in area bianca Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, mentre tutte le altre regioni e province autonome sono in area gialla.
“Dal 3 giugno si darà possibilità a tutte le regioni e province autonome di aprire a tutte le classi di età seguendo il piano, utilizzando tutti i punti di somministrazione, anche quelli aziendali”. Lo ha detto il commissario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, la settima scorsa in visita in Umbria. Figliuolo ha aggiunto che con la cosiddetta ‘chiamata attiva’ si punta a “intercettare la restante parte della popolazione degli over 60 che ci manca”, in modo da “mettere in sicurezza quelle fasce che rischiano più di finire in ospedale o in terapia intensiva”, ha concluso.
“Si potrà fare a meno della mascherina quando saremo sicuri e questo dipenderà dalla copertura vaccinale. Nel momento in cui il 70/80% della popolazione, non il 15%, sarà vaccinato allora sarà un punto di partenza”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, in occasione di un’intervista video rilasciata all’agenzia Dire. “In ambienti al chiuso e non ben ventilati- ha però aggiunto- sarà sempre opportuno utilizzarla”. Quanto al vaccino anti-Covid, per Ricciardi è “probabile che in futuro ci dovremo vaccinare tutti di nuovo- ha detto- perché questo è un microrganismo che probabilmente rimarrà endemico, cioè stabilmente presente, che potrà essere sotto controllo con la vaccinazione come nel caso dell’influenza“.
Grave malattia del sistema nervoso centrale, la Sclerosi Multipla è una delle principali cause di disabilità nei giovani. Cronica, imprevedibile e spesso progressivamente invalidante, colpisce una persona ogni 3 ore, viene per lo più diagnosticata tra i 20 e i 40 anni in maggioranza nelle donne, con un rapporto di 2 a 1 rispetto agli uomini. Le persone con Sclerosi Multipla sono 2 milioni e ottocentomila nel mondo, 1 milione e 200mila in Europa e 130mila solo in Italia. Dal 31 maggio al 6 giugno, intanto, si svolge la Settimana Nazionale della Sclerosi Multipla, l’appuntamento con l’informazione sulla malattia. Per l’AISM questa è l’occasione per presentare il ‘Barometro della Sclerosi Multipla 2021’, incontrare le istituzioni per parlare di salute, lavoro, inclusione e ricerca, lanciando il percorso di costruzione dell’Agenda della Sclerosi Multipla 2025 insieme a tutti gli stakeholder.
Chiamata attiva ai vaccini da parte delle regioni; passare dall’attenzione ai soli ‘over 65’ a un concetto più ampio di ‘fragile adulto’, comprendendo coloro che sono affetti da patologie croniche, situazioni di multi-morbilità e vulnerabilità sociale; fare tesoro di quanto avvenuto con il Covid e portare stabilmente le vaccinazioni anche fuori dall’ambulatorio laddove sia possibile farlo in sicurezza. Sono alcune delle sette richieste avanzate da HappyAgeing-Alleanza italiana per l’invecchiamento attivo contenute in un ‘Instant paper’, presentato in occasione di un webinar. “Già ad ottobre scorso HappyAgeing aveva presentato un position paper sulle immunizzazioni avanzando precise richieste- hanno fatto sapere dall’Alleanza- che ora vengono arricchite da un ‘Instant paper’, con una serie di spunti che verranno ricompresi in un nuovo e più aggiornato documento”.
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