TOKYO – “Il prodotto interno lordo reale del Giappone diminuirà nel trimestre aprile-giugno a causa dell’estensione dello stato di emergenza in corso nel Paese che, secondo le nostre previsioni, ridurrà i consumi privati di almeno 1.242 miliardi di yen” (9,2 miliardi di euro circa). Lo segnala il capo analista esecutivo del Nomura Research Institute Ltd. Takahide Kiuchi nel rapporto mensile pubblicato dall’ufficio studi del colosso finanziario giapponese.
Il PIL del Giappone, già ridotto del 5,1% reale nel primo trimestre gennaio-marzo secondo i dati diffusi dal Cabinet Office il 18 maggio scorso, rischierebbe, stando alle considerazioni dei principali analisti, un ulteriore crollo a causa della decisione del governo di prolungare fino al 20 giugno lo stato di emergenza in 10 delle 47 prefetture del Paese, tra cui la capitale Tokyo.
Secondo i dati diffusi oggi dal ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria (METI) nel suo rapporto mensile, la produzione industriale del Giappone ad aprile è risalita al livello antecedente lo scoppio della pandemia, con un aumento del 2,5% rispetto al mese precedente.
L’aumento, che segue quello dell’1,7% registrato a marzo, segna un indice destagionalizzato del 99,6 contro base 100, superiore al 99,1 registrata nel gennaio 2020, prima della diffusione globale della pandemia.
Sulla base del sondaggio effettuato tra i produttori, il ministero nella sua nota introduttiva al rapporto ha annunciato la previsione di una leggera flessione (1,7%) della produzione a maggio, e una risalita del 5% a giugno.
La produzione complessiva dell’intero comparto automotive giapponese ad aprile è cresciuta del 64,8% a 670.000 unità rispetto allo stesso mese del 2020, in aumento per il secondo mese consecutivo.
La crescita, che investe uno dei settori trainanti dell’intera economia nazionale e impiega gran parte della forza lavoro del Paese in termini di occupazione, segna la ripresa della produzione in seguito alla riapertura di mercati chiave per l’export come USA e Cina e una parziale ripresa della domanda interna dopo il blocco causato dalla pandemia che si è protratto per l’intero 2020.
Il colosso automotive giapponese Toyota Motor Corp., primo costruttore al mondo, ha diffuso in un comunicato l’andamento delle vendite del mese di aprile, che ha registrato il record di 859.448 unità, il doppio rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Raddoppiata anche la produzione globale, arrivata a 761.459 unità, trainata dalla forte domanda da parte del mercato statunitense e di quello cinese, nonostante la carenza globale di semiconduttori che ha colpito l’industria automobilistica.
La principale agenzia di viaggi giapponese, JTB Corp., ha diffuso i dati relativi al bilancio del 2020, segnato da perdite record per oltre 105 miliardi di yen (circa 784 milioni di euro). Il dato è il riflesso delle gravi ripercussioni che le restrizioni agli spostamenti, imposti dai vari Paesi per contrastare la diffusione della pandemia, hanno causato all’intero settore.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it