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A Firenze scatta la prima operazione anti bivacchi. Ma il sole…/VIDEO

Oggi alle 13 in punto il primo 'lavaggio' del sagrato della chiesa di Santa Croce, eseguito dopo aver fatto alzare i turisti seduti per mangiare

Pubblicato:31-05-2017 13:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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FIRENZE – Prima gli agenti della polizia municipale hanno fatto alzare i turisti. Poi è entrata in funzione la ‘lancia’ d’acqua di Alia, spinta da un’idropulitrice, che ha infradiciato i gradini del sagrato di Santa Croce. Ore 13, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, è scattala l’operazione- “l’esperimento“, come lo ha definito lo stesso primo cittadino- anti bivacchi. La scena è stata seguita e filmata da diversi turisti incuriositi. Alcuni divertiti, altri attoniti. E c’è chi non hanno nascosto un certo fastidio a taccuini e telecamere, come una coppia di spagnoli che rivolgendosi ad un vigile ha ritmato per diverse volte: “Esto no es normal“, questo non è normale. Alla scenetta si è inserito un signore sulla quarantina: “Credo di essere l’unico turista italiano. Mi pare che questo provvedimento abbia poco senso. Tra qualche minuto si asciugherà tutto e i turisti stranieri si rimetteranno tutti a sedere. E’ normale, anche se io non lo fo perché rispetto un luogo di culto“.

In effetti il caldo dell’una, di questa sorta di anticipo dell’estete, non ha mollato un istante e le pietre in pochi minuti hanno cominciato ad asciugarsi. Allora è scattato un altro passaggio d’acqua per fotografi e tv. Ma il sole e la fisica hanno le loro leggi e l’acqua sui pietroni caldi ha iniziato a evaporare di nuovo. Cinque minuti sgomberi; dieci minuti e dell’acqua sugli scalini non rimangono che chiazze. E i passanti cominciano a risedersi di nuovo. Due ragazze le prime coraggiose, poi una coppia. Solo che stavolta sono i vigili, di ronda, a vietare la seduta. Gradini liberi non per l’acqua, in sostanza, ma per la divisa. Poco dopo le 14 la scena si ripete, ma stavolta sui gradini completamente sgomberi di piazza Santo Spirito.


NARDELLA: “ACQUA ANTI BIVACCHI È MISURA GENTILE”

“Non volendo essere troppo duri con le multe, usiamo una misura più gentile ma crediamo altrettanto efficace: bagnare i sagrati delle chiese e, in futuro, anche alcuni marciapiedi particolarmente affollati”. Il tutto per “evitare il bivacco dei turisti e degli avventori che mangiano, bevono e sporcano sui gradini delle nostre chiese come se fossero al ristorante“. Il sindaco di Firenze Dario Nardella conferma la misura annunciata ieri e alle 13 sarà personalmente in piazza Santa Croce per la prima infradiciata anti bivacco al sagrato della basilica. “Se c’è chi non capisce l’arte, la cultura e non rispetta le regole, allora bisogna inventarsi qualche sistema nuovo. Da oggi quindi sperimentiamo una misura molto semplice”: l’ostacolo al ‘lato B‘, o meglio l’acqua come deterrente alla seduta. Perché quegli spazi, sottolinea, “non sono ristoranti, ma luoghi religiosi e culturali da rispettare e da amare. Vedremo se con il caldo questo meccanismo funzionerà o meno, ma intanto lo sperimentiamo”.


E ORA ARRIVERANNO ANCHE I CORDONATI COME PER IL DUOMO

Non solo i sagrati e i marciapiedi fradici. Per evitare “il bivacco dei turisti che scambiano i sagrati per ristoranti stiamo al lavoro su altre misure: ad esempio replicare il cordonato, peraltro molto elegante, che c’è davanti al sagrato della cattedrale di Santa Maria del Fiore (il Duomo, ndr) anche in altre chiese”, annuncia Nardella che spiega: “Ne ho già parlato con l’ufficio tecnico del Comune e con alcuni storici dell’arte. Ora dovremo parlare con la soprintendenza e, ovviamente, con i responsabili delle cattedrali”. Per la lotta al bivacco quindi “abbiamo una serie di frecce al nostro arco”. L’obiettivo, conclude il primo cittadino, “è far rispettare la bellezza della nostra città. Noi non siamo contro i turisti, siamo contro le persone che non rispettano Firenze“. E aggiunge: “Sono andato ad Istanbul a visitare le bellissime moschee e non mi sono seduto a mangiare un panino con la mortadella e a buttare per terra la coca-cola davanti alla moschea Blu”. Il Comune, con quello che il sindaco definisce un esperimento, chiede “un po’ di rispetto”, anche perché “i luoghi dove mangiare ci sono e se uno compra un panino lo mangia passeggiando ammirando la bellezza della città. Firenze è piena di dehors, tavolini e sedie. Ci sono poi tante panchine e luoghi dove ci si può sedere”.

di Diego Giorgi, giornalista

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