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Erbavita, i 90 dipendenti perdono la pazienza: “Chiudere trattativa”

SAN MARINO - La pazienza

Pubblicato:31-05-2016 13:33
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:48

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San Marino generica città

SAN MARINO – La pazienza dei 90 dipendenti Erbavita Spa sta per terminare. A banche e governo si chiede di “stabilire una volta per tutte se il percorso di vendita è tracciato oppure no”. I lavoratori, con i rappresentanti di Csdl, Cdls, Usl, si sono riuniti oggi in assemblea per discutere del loro futuro. Da mesi infatti l’azienda di Chiesanuova è in amministrazione controllata. “La moratoria- spiega una nota congiunta di sindacati e lavoratori- doveva servire per traghettare l’azienda verso la cessione a un nuovo gruppo in grado di garantire investimenti, l’attuale livello di occupazione e la prosecuzione dell’attività produttiva attraverso una proposta di concordato ai creditori”. Dopo mesi di attesa e di trattative, “in questi giorni- prosegue la nota- si assiste a inverosimili perdite di tempo”. Sul piatto, spiegano sindacati e dipendenti, c’è un’unica offerta che supera i 15 milioni di euro del gruppo imprenditoriale in capo a Roberto Valducci. Eppure “ancora si assiste a temporaggiamenti assurdi– lamentano i diretti interessati- e continue possibili proposte da parte di altri non meglio identificati investitori”.

Il timore è che la situazione di incertezza possa far saltare il banco e portare al fallimento dell’azienda“. I lavoratori di mandano a dire a istituti di credito e governo in primis che “esigono da parte degli organismi preposti una sterzata decisiva che porti alla definitiva conclusione della vicenda”. In particolare, alla luce degli impegni presi da Valducci per la salvaguardia del patrimonio aziendale e dei lavoratori “si richiede una decisione definitiva“, che non pregiudichi la proposta d’investimento”. Diversamente, “non possiamo permettere che, a forza di ipotetici rilanci- conclude la nota- si resti con un pugno di mosche in mano e qualcuno possa acquisire gli asset aziendali con quattro soldi e senza piani occupazionali”.


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