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ROMA – Tragedia a L’Aquila dove un noto urologo da poco in pensione ha ucciso a colpi di pistola la moglie e i due figli per poi suicidarsi. I corpi sono stati rinvenuti nella villetta di Tempera, periferia del capoluogo abruzzese, dove la famiglia viveva oggi pomeriggio, ma i fatti risalirebbero almeno a 24 ore prima. I vicini non avevano notizie di loro da mercoledì e per questo sarebbe scattato l’allarme che ha portato alla triste scoperta.
A premere il grilletto sarebbe stato Carlo Vicentini, medico di 70 anni e nome noto sul territorio, per anni primario di urologia a Teramo. Vittime di quello che potrebbe essere stato un raptus sono stati il figlio di Vicentini, Massimo (43 anni) disabile e attaccato al respiratore, la secondogenita Alessandra, 36enne, e la moglie Carla Pasqua. L’arma del delitto è una pistola che sarebbe regolarmente registrata. Vicentini avrebbe lasciato un biglietto per spiegare il suo gesto, prima di togliersi la vita.
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