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Conte al Pd: “Pretendo rispetto, non siamo la vostra succursale”

"Non accetto che dicano che siamo irresponsabili e inaffidabili"

Pubblicato:31-03-2022 16:54
Ultimo aggiornamento:31-03-2022 19:29

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ROMA – “L’alleanza col Pd? Va avanti da tempo, io pretendo rispetto e dignità, non accetto che dicano che siamo irresponsabili e inaffidabili, non siamo una succursale di un’altra forza politica. Non siamo succedanei a nessuno”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte durante una diretta Instagram. “Accusarci di queste cose significa non conoscerci”. 

Nel pomeriggio, poi, il leader del M5S è salito al Quirinale per un colloquio con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E al termine, è tornato sul tema dei rapporti con gli alleati: “Tensioni con il Pd? No, ho sentito ieri Letta e continueremo a sentirci, ci confrontiamo come delle persone perbene e molto serie. Ciò non toglie che c’è un aspetto politico: dobbiamo rispettarci a vicenda”.

Rispettiamo gli altri e pretendiamo di essere rispettati. Se si parte dal principio della pari dignità e del rispettivo riconoscimento dell’autonomia – spiega Conte – allora possiamo rendere proficuo per entrambi il nostro dialogo”.


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“CARO BOLLETTE NON MI FA DORMIRE

“C’è un dato che dovrebbe colpirci: nel mese di febbraio il 15% delle famiglie non hanno pagato le bollette della luce e del gas. Non sono difficoltà isolate. Mancano le materie prime e c’è scarsità nell’approvvigionamento dei cereali. Sono cose che non mi fanno dormire la notte”. 

“NON VOGLIAMO CRISI GOVERNO, PONIAMO TEMA SERIO SUL TAVOLO

“Lo abbiamo chiarito in tutti i modi, assolutamente non vogliamo far cadere il Governo e non può essere che questo tema viene fuori ogni volta che l’M5S mette una questione seria sul tavolo”.

Un concetto ribadito dopo il colloquio con Mattarella: “Il M5S è un partito di maggioranza relativa e pone questioni politiche. Abbiamo dimostrato responsabilità nel periodo più duro della pandemia e poi abbiamo dato sostegno a questo Governo. Continueremo a dimostrare responsabilità verso il Governo e il Paese ma senza rinunciare a manifestare le nostre preoccupazioni. Nessuno si permetta di parlare di bandierine e polemiche strumentali. Poniamo questioni politiche”.

“CON DRAGHI COLLOQUIO MA NO RISPOSTE, SPESE DIFESA UNICA CERTEZZA”

“Se uno ha una responsabilità politica deve far valere le sue ragioni al tavolo di Governo. Con Draghi ho avuto un lungo colloquio di un ora e mezza ma non ho avuto risposte su quello che verrà fatto, l’unica certezza è quella relativa alle spese militari”.

“IO FILO PUTIN? NO, IN POLITICA SI GIOCA SPORCO

 “Sul conflitto ucraino l’unica soluzione è politica, quindi: pace, pace, pace. Mi sono beccato anche l’accusa di essere filoputiniano per questo. Ma chiedo se a qualcuno risulta se ho commesso qualche scelta contro l’interesse nazionale a a favore di Putin? Anche quando abbiamo da subito chiarito di essere a favore dell’Ucraina condannando l’invasione Russa. Perchè si gioca sporco in politica e si dicono fandonie?”.

“PROVVEDIMENTI CONTRO CARO BOLLETTE INSUFFICIENTE, VEDREMO DEF

“Per noi lo scostamento di bilancio andava già fatto. I cittadini sono in difficoltà ora, l’ultimo provvedimento per il caro bollette non è sufficiente. Aspettiamo il def e cercheremo di capire che programma il governo presenta per ovviare a queste gravi difficoltà che il paese sta attraversando. Allo stesso tempo discuteremo sugli investimenti militari dopo che sono state affrontate le priorità per i cittadini”. 

“A MATTARELLA HO DETTO CHE IL PAESE SOFFRE, INTERVENIAMO SUBITO”

“Al presidente Mattarella ho rappresentato la situazione del Paese, che sta soffrendo ed è in grande difficoltà. Noi che abbiamo responsabilità politiche dobbiamo costruire un sistema di interventi che non possono essere rinviati”. Così Giuseppe Conte parlando coi cronisti davanti alla sede del M5S, appena rientrato dal colloquio al Quirinale col presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Più tardi si interverrà – aggiunge – e la sofferenza può tramutarsi in famiglie che non arrivano a fine mese e saracinesche che si abbassano”.

Con il capo dello Stato, spiega Conte, “abbiamo condiviso la forte preoccupazione” per il quadro internazionale, “auspicando che la comunità internazionale e l’Italia, in un quadro unitario ed europeo, possa dare un contributo per una soluzione politica pacifica”.

Il M5s è un partito di maggioranza relativa e pone questioni politiche. Abbiamo dimostrato responsabilità nel periodo più duro della pandemia e poi abbiamo dato sostegno a questo governo. Continueremo a dimostrare responsabilità verso il governo e il Paese ma senza rinunciare a manifestare le nostre preoccupazioni. Nessuno si permetta di parlare di bandierine e polemiche strumentali. Poniamo questioni politiche”, aggiunge. – “Vogliamo arrivare a fine legislatura. Bisogna smetterla di attribuirci sempre il recondito pensiero di voler creare una crisi di governo. Non lavoriamo per questo”, spiega ancora Conte.

L’aspetto positivo è che tutti sono convenuti sulla posizione del M5s in merito alla necessaria gradualità con cui versare ingenti somme per le spese militari. Tutti dicevano che il dogma del 2024 era intoccabile e io sono stato addirittura accusato di far perdere credibilità all’Italia”, conclude.

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