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Niger, spari nelle vicinanze del palazzo presidenziale a Niamey

La sparatoria, avvenuta nella notte, si è verificata a due giorni dal giuramento del nuovo capo di Stato Mohamed Bazoum

Pubblicato:31-03-2021 09:20
Ultimo aggiornamento:31-03-2021 11:06

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ROMA – Scambi di colpi di arma da fuoco nella notte a Niamey, nel quartiere che ospita il palazzo presidenziale: lo riferiscono fonti dell’agenzia Dire nella capitale del Niger, sottolineando che l’episodio si è verificato a due giorni dal giuramento del nuovo capo di Stato Mohamed Bazoum.

Secondo le informazioni disponibili, l’episodio è durato tra i 15 e i 30 minuti, attorno alle tre, ora locale. Fonti di stampa concordanti hanno riferito di colpi di artigleria e di un intervento della Guardia presidenziale.

Già ministro dell’Interno, candidato del partito di governo, Bazom diventerà il primo presidente a subentrare a un predecessore alla guida del Niger a seguito di un’elezione.
Il principale candidato dell’opposizione, l’ex capo di Stato Mahamane Ousamane, aveva denunciato irregolarità nel voto e presentato un ricorso, respinto dal tribunale competente la settimana scorsa.


MORELLI (ONU): “BOATI NELLA NOTTE, ORA CALMA APPARENTE”

“Nella notte si sono sentiti boati e spari, anche dalla mia abitazione, per almeno un’ora; adesso c’è una calma apparente ma bisogna vedere come evolverà la giornata”: così all’agenzia Dire Alessandra Morelli, rappresentante in Niger dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr).

Morelli riferisce di un’ora di incertezza e dell’adozione di misure di precauzione. “Bisognava assicurarsi che tutto lo staff fosse informato attraverso il coordinamento dell’Onu” sottolinea la rappresentante. “La nostra preoccupazione è andata anzitutto ai circa 4.000 rifugiati urbani, accolti a Niamey, perlopiù integrati ma che come Unhcr continuiamo a seguire”. Un altro polo di riferimento per l’Alto commissariato è la località di Hamdallaye, a circa 40 chilometri dalla capitale, dove transitano persone giunte dalla Libia in attesa di essere trasferite in altri Paesi.

Secondo Morelli, “questa mattina non si sente più sparare e alcuni voli sono stati confermati, come ad esempio quello di Asky in provenienza dal Senegal con scalo in Togo”. C’è però attesa per una presa di posizione da parte delle autorità. “Anche se fonti nigerine riferiscono di una situazione sotto controllo – sottolinea Morelli – aspettiamo un comunicato dell’ufficio presidenziale“.

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