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ROMA – Per il 2019 la crescita dell’Italia si sta avviando verso “verso lo zero”. Lo dice il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, intervenendo al Festival nazionale dell’economia civile, in corso a Firenze. “Ci troviamo di fronte a un rallentamento della crescita in tutta Europa. Si è fermata la Germania– avverte Tria- e in conseguenza si è fermata la parte più produttiva dell’Italia”.
Ciò detto, “siccome l’Italia da anni cresce un punto in meno degli altri Paesi europei, noi ci avviamo verso lo zero“, precisa il ministro.
“Attaccare il sistema bancario, che è fatto di imprese, è privato, mettere in dubbio la sua non solo solidità ma la sua resilienza anche di fronte a momenti difficili, e ponendo sospetto su questo, significa avallare delle campagne europee che ci stanno mettendo in difficoltà e quindi minare l’interesse nazionale nel momento in cui stiamo negoziando l’ingresso nell’unione bancaria”, dice ancora Tria a Firenze.
“Ci sono battaglie politiche e contrasti politici- concede Tria- ma questi vanno portate avanti difendendo un interesse nazionale che deve essere tutelato da tutte le parti”
“Nessuno ci sta chiedendo una manovra correttiva”, quindi “la escludo”, chiarisce Tria da Firenze.
“Sembra che ogni volta che c’è un dato negativo una parte dell’Italia si alza e applaude: il governo in carica ne risente ma poi ci sarà un altro governo…”, dice ancora Tria.
“Non è che non ci debbano essere critica e dissenso”, ma serve “il senso della misura di non tifare contro l’Italia e contro il fare”, dice Tria. “Ecco- conclude- questa è una cosa che dobbiamo evitare” e “in altri paesi non la vedo”.
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