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Migranti, lo sfogo del sindaco di Bologna: “Troppi fascisti in giro, basta”/VIDEO

Virginio Merola perde le staffe dopo le critiche dell'opposizione sul piano per l'accoglienza ai migranti

Pubblicato:31-03-2017 14:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:04

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BOLOGNA – Le opposizioni consiliari a Bologna attaccano sull’accoglienza dei migranti? “Le opposizioni si vergognino, e ci dicano cosa vogliono fare da grandi. Dire semplicemente ‘no’ sapendo che il tema c’è, e non offrendo nessuna risposta per risolverlo, fa parte di un’opposizione becera. A questi razzisti e xenofobi, perché qui è arrivato il momento di parlarsi chiaro, dico che la manciata di voti che pensano di ottenere, creando discriminazione e razzismo, la pagherà tutto il Paese. E la pagherà con l’uscita dall’Europa e con la prospettiva di una destra autoritaria”. Insomma, “ci sono troppi fascisti in giro: è arrivato il momento in cui il sindaco di Bologna deve parlare chiaro. Se mi riferisco anche ai 5 stelle? Mi riferisco a tutti quelli che quando c’è un problema da risolvere lo strumentalizzano, alimentando la paura fra i cittadini“. È lo sfogo del sindaco Virginio Merola, oggi a margine di una conferenza stampa, parlando di migranti e accoglienza a 360 gradi. Oltre a mettere in fila le priorità a livello istituzionale e amministrativo, Merola se la prende quindi col centrodestra e non solo, senza sconti.

L’hub c’è da molti mesi a Bologna e non ha creato un problema– segnala il primo cittadino-, il problema c’è se si vuole speculare sulla pelle della gente. Tutti i cittadini di Bologna sono chiamati a una scelta: ricordarsi da dove veniamo e i fondamentali di questa città. E- tuona Merola- a muso duro a questa gentaglia, che strumentalizza odio e rancore, bisogna saper rispondere. Rispondere, anzitutto, dimostrando coi fatti che non c’è nessuna emergenza; inoltre, dicendo che noi stiamo approntando un piano e lo stiamo attuando, nell’interesse generale del Paese”. Insomma, conclude Merola, “si è raggiunto il limite: d’ora in poi ci parleremo chiaro, anche con queste cosiddette opposizioni…”.

di Luca Donigaglia, giornalista professionista


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