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Ue, Grillo: “Raggi ricorda Europa dei popoli e viene censurata”

L'attacco di Beppe Grillo in un commento sulla Brexit scritto per il 'Guardian'

Pubblicato:31-03-2017 10:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:04

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ROMA – “A dare orecchio ai media chiedere il parere dei cittadini sarebbe tendenzioso, mentre lasciar fare a dei banchieri è democrazia. E’ come per i contratti in cui entri con qualche parola al telefono (spesso neppure quella) e per uscirne ci vuole l’avvocato. A Roma si percepiva solo il fantasma dei cittadini europei, fra le nebbie in cui naviga il Titanic: arroganza e sorrisi. Odio malcelato persino fra chi ci guadagna. Virginia Raggi ricorda nel suo discorso che l’Europa è dei popoli… e subisce la censura“. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo in un commento sulla Brexit scritto per il ‘Guardian’. Il leader 5 stelle ha poi rifiutato che fosse pubblicato in versione ridotta.

“Virginia Raggi parla, gli Inglesi hanno parlato ma… un po’ di frettolose strette di mano fra croupier insiste nel colpevolizzarli- prosegue Grillo- Non voglio paragonare il sindaco di Roma a tutti gli inglesi messi insieme: ma loro hanno la fortuna del voto, noi qui censuriamo persino un sindaco. Il TG1 l’ha miracolata, trasformandola in qualche spot intervallato da pubblicità. Questi sono governi che hanno paura del popolo, come monarchie strafatte, incomplete, con i musi piantati nei loro trogoli. Con i mille pretesti di una provvidenziale tensione sono stati sbrigativi e sintetici, come robot”.


“Ma è un’altra bolla- continua-: lo strumento referendario è ancora lì: possiamo ancora mettere mano a questo palcoscenico. Hanno preteso di recitare senza pubblico ancora una volta, neppure un poker ma un semplice solitario giocato in 27 avanzi di democrazia. Junker, con il suo libro bianco per uscire dalla crisi ha presentato un libro di pagine bianche oppure il manuale per la sopravvivenza delle giovani marmotte tedesche. Nel frattempo gli inglesi hanno ripreso a determinarsi liberamente”.

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