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Turismo, i russi latitano. Il viceministro: “Abbassate i prezzi”

RIMINI – Se gli operatori russi e italiani creano dei prodotti convenienti si possono aumentare “notevolmente” i flussi di turisti. A chiedere di tenere conto del rapporto tra euro e rublo, decisamente sbilanciato a favore del primo, nella preparazione dei pacchetti turistici, è il viceministro competente della Federazione russa, Roman Skoryy, a Rimini per l’apertura […]

Pubblicato:31-03-2016 17:17
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:29

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RIMINI – Se gli operatori russi e italiani creano dei prodotti convenienti si possono aumentare “notevolmente” i flussi di turisti. A chiedere di tenere conto del rapporto tra euro e rublo, decisamente sbilanciato a favore del primo, nella preparazione dei pacchetti turistici, è il viceministro competente della Federazione russa, Roman Skoryy, a Rimini per l’apertura all’aeroportoFederico Fellini” del desk operativo del Consolato. Uno strumento per venire incontro proprio alle necessità dei turisti. La redistribuzione mondiale dei flussi, spiega durante un incontro in Comune nel pomeriggio di oggi, riguarda fino a 18 milioni di persone, il cui primo problema è la sicurezza. Da qui l’importanza degli uffici dei Consolati per l’assistenza.
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Roman Skoryy

Il viceministro russo sottolinea l’importanza di puntare su una promozione reciproca, per portare i russi i Italia, e gli italiani in Russia. Nel 2014 i primi sono stati oltre 1,1 milioni, in calo di circa il 40% per una spesa di oltre un miliardo di euro. Decisamente più vari gli italiani che si fermano a 150 milioni. Per questo Skoryy auspica maggiori investimenti, anche nelle strutture turistiche. Di certo ora come ora per una famiglia russa un soggiorno nel Belpaese è molto caro, ma, sottolinea, ci sono diverse forme per fare calare il prezzo: da una parte “sussidi sui voli per le destinazioni italiane“, dall’altro alberghi meno cari. L’auspicio è che Rimini diventi di nuovo “il cuore del commercio e del turismo. Noi vi sosteniamo sul nostro territorio”.

 
Cesenatico_riviera_mare_estateCerto, aggiunge l’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Federazione Russa nella Repubblica Italiana e nella Repubblica di San Marino, Sergey Razov, pesa un clima generale “peggiorato” con i Paesi occidentali. E infatti i turisti russi in Italia sono calati del 40%. Tuttavia, ragiona, “le crisi vano e vengono, le relazioni restano”, per cui “occorre guardare avanti, non vivere solo il presente”. Bocciate le sanzioni, che causano tra “i due e i tre miliardi di euro di perdite e creano danni agli imprenditori italiani”, l’ambasciatore sottolinea che i rapporti con l’Italia sono “buoni, hanno radici profonde che devono essere le fondamenta su cui costruire“. Tra l’altro, a giugno il premier Matteo Renzi sarà a Mosca con un gruppo di imprenditori di primo livello, “speriamo sia un nuovo segnale per rapporti stabili”. D’altronde, conclude l’ambasciatore “non ci sono problemi politici che non possano essere risolti”.
Chiude con i ringraziamenti di rito Igor Pellicciari, Console onorario della Federazione russa in Bologna che gestirà il desk al Fellini. E’ stata, non nasconde, “un’operazione complessa”, ma dopo Bologna era necessario aprire anche in Romagna, “un posto bello dove fare crescere i propri figli” e che attrae la Russia, il Paese più grande, anche per il Titano e la sovranità dei piccoli.
di Cristiano Somaschini, giornalista professionista

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