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ROMA – A breve, la musica di Taylor Swift, di Bad Bunny, di Ariana Grande, di Justin Bieber e di altri tanti artisti potrebbe scomparire da TikTok. Universal Muisc Group, etichetta discografica che detiene i diritti di alcuni dei più grandi nomi internazionali e nazionali, ha dato un ultimatum alla piattaforma. Se non troveranno un accordo economico che soddisfi le sue richieste, il 1° febbraio Universal Music rimuoverà completamente il suo catalogo da TikTok.
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Con una lettera aperta pubblicata online, Universal Muisc ha spiegato le motivazioni per cui vuole rimuovere il suo catalogo da TikTok. I punti cruciali sono tre: un riconoscimento economico adeguato ai suoi artisti, la tutela degli stessi dagli effetti dannosi dell’intelligenza artificiale e una maggiore sicurezza online per gli utenti.
Il catalogo di Universal Music comprende artisti come Beatles, Bob Dylan, Elton John, Drake, Sting, the Weeknd, Kendrick Lamar, SZA, Ariana Grande, Justin Bieber, Adele, U2, Coldplay, Post Malone, Harry Styles e Taylor Swift, solo per citarne alcuni.
“Per quanto riguarda la questione del compenso degli artisti e dei cantautori”, scrive Universal, “TikTok ha proposto di pagare i nostri artisti e cantautori a una tariffa che è una frazione di quella pagata dalle principali piattaforme social”. Secondo la società, “TikTok sta cercando di costruire un business basato sulla musica, senza pagare un giusto valore per la musica“.
Sul discorso intelligenza artificiale, Universal spiega che “TikTok sta permettendo che la piattaforma venga inondata di registrazioni generate dall’intelligenza artificiale“, che dunque violano il copyright della musica degli artisti. Inoltre, sempre legato al discorso della IA c’è la spinosa questione dei deepfake pornografici. Secondo la società TikTok non si impegnerebbe in modo adeguato per tutelare gli utenti e gli artisti da contenuti illeciti.
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“Mentre le nostre negoziazioni continuavano”, prosegue Universal Music, “TikTok ha tentato di costringerci ad accettare un accordo di valore inferiore a quello precedente, molto inferiore al giusto valore di mercato e non riflettente la loro crescita esponenziale. Come ha cercato di intimidirci? Rimuovendo selettivamente la musica di alcuni dei nostri artisti emergenti, mantenendo sulla piattaforma le nostre star globali che attirano il pubblico. Le tattiche di TikTok sono ovvie: usare il potere della sua piattaforma per ferire gli artisti vulnerabili e cercare di intimidirci per farci accettare un pessimo accordo che sottovaluta la musica e imbroglia artisti e cantautori così come i loro fan”.
Poco dopo la diffusione della lettera, TikTok ha risposto a Universal Music con un comunicato. “È triste e deludente che la Universal Music Group abbia anteposto la propria avidità agli interessi dei propri artisti e cantautori”, si legge. “Nonostante la falsa narrativa e la retorica della Universal, il fatto è che hanno scelto di abbandonare il potente supporto di una piattaforma con oltre un miliardo di utenti che funge da veicolo promozionale e di scoperta gratuita per i loro talenti. TikTok è riuscita a raggiungere accordi ‘artist-first’ con ogni altra etichetta ed editore. Chiaramente, le azioni egoistiche della Universal non sono nel migliore interesse degli artisti, dei cantautori e dei fan”.
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