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Dal Tribunale di Madrid un’altra sentenza pro Superlega: Uefa e Fifa non possono fermarla

La sentenza: "Quella che si avverte è un'azione che ha tutte le caratteristiche di un ingiustificabile abuso da parte di chi detiene una posizione dominante"

Pubblicato:31-01-2023 14:48
Ultimo aggiornamento:31-01-2023 14:53

calcio
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ROMA –  In attesa che arrivi la decisione finale della Corte di giustizia dell’Unione europea sull’eventuale monopolio della Uefa nell’organizzazione del calcio europeo, il Tribunale Provinciale di Madrid ha emesso una clamorosa sentenza favorevole alla Superlega. Nella sentenza, cui ha avuto accesso il giornale spagnolo As, i tre magistrati del tribunale assicurano che “Fifa e Uefa non possono giustificare il loro comportamento anticoncorrenziale come se fossero gli unici depositari di certi valori europei, soprattutto se questo deve servire da scusa per sostenere un monopolio dal quale poter escludere o ostacolare l’iniziativa di quella che aspira ad essere la sua concorrente, la Superlega“. I giudici aggiungono che “alla luce delle indicazioni che ci sono state messe a disposizione, non ci sembra giustificabile il comportamento dei convenuti a tutela degli interessi generali del calcio europeo. Quella che si avverte è un’azione che ha tutte le caratteristiche di un ingiustificabile abuso da parte di chi detiene una posizione dominante“.

“Inoltre, non possiamo presumere in questa procedura cautelare che il meccanismo di distribuzione degli utili utilizzato da Fifa e Uefa, che non è controllata da un regolatore pubblico indipendente, costituisce necessariamente il meglio possibile per gli interessi generali dello sport”. La sentenza del Tribunale di Madrid ordina a Fifa e Uefa di “astenersi dall’adottare qualsiasi provvedimento o azione contro la Superlega e persino dal rilasciare qualsiasi dichiarazione contraria durante l’istruttoria del procedimento principale, che impedisca o ostacoli, direttamente o indirettamente, la preparazione o lo sviluppo della Superlega”. E vieta di “annunciare o minacciare qualsiasi misura disciplinare o sanzionatoria nei confronti dei club, dirigenti e giocatori dei club che partecipano alla preparazione della Superlega”.


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