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Al G20 business e diritti umani in prospettiva di genere: impegno del W20

Sabbadini: "Durante la pandemia ruolo fondamentale donne ma più disparità"

Pubblicato:31-01-2021 13:40
Ultimo aggiornamento:31-01-2021 13:45
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ROMA – Business e diritti umani: una prospettiva di genere. È questo il tema affrontato nell’evento promosso dal Women 20 e dal Comitato Interministeriale per i Diritti Umani. Un parterre di ospiti internazionali che ha affrontato riflessioni su disparità di genere in epoca COVID e prospettive future. Così in una nota stampa il W20 sull’incontro che si è tenuto venerdì. Sono intervenuti, Linda Laura Sabbadini Chair W20, Martina Rogato Sherpa W20, il Ministro plenipotenziario Fabrizio Petri presidente CIDU; Dante Pesce – Chair, UN Working Group on Business and Human Rights; il Prof. Surya Deva – Vice-Chair, un Working Group on Business and Human Rights; Daniela Bernacchi – Secretary General, Global Compact Network Italia; l’Ing. Gaela Bernini – Secretary General, Fondazione Bracco and Sherpa, B20 – Women’s Empowerment Ambassador e la Prof. Silvia Borelli – Associate Professor of Labor Law, University of Ferrara and Member of the GCIL Legal Advisory Group.

La pandemia del Covid-19 ha avuto un impatto grave sulla salute pubblica e nella sfera economica e sociale, creando implicazioni anche per le imprese e i diritti umani e inasprendo il divario di genere in molti settori. Il focus scelto per l’incontro arriva nel momento- spiega l’organizzazione- in cui l’Unione europea ha messo a punto iniziative legislative affinché le aziende conducano la due diligence sui diritti umani al loro interno e nelle loro catene di approvvigionamento.
Nel corso dell’incontro Linda Laura Sabbadini ha sottolineato come nella crisi pandemica abbiamo assistito ad un grande paradosso. Le donne hanno avuto un ruolo fondamentale di sostegno sociale. Ricercatrici, insegnanti, medici e infermiere, lavoratrici domestiche e badanti, ma nello stesso tempo hanno subito un aumento del livello di disparità rispetto al periodo pre covid. Sono per questo necessarie strategie efficaci e permanenti da parte di governi e dal settore privato.

Martina Rogato- continua il comunicato- ha ribadito come le imprese soprattutto nei settori della tecnologia e intelligenza artificiale debbano, prima di tutto, supportare la cultura contro gli stereotipi di genere e mettere in campo meccanismi efficaci di protezione delle vittime di cyber violence. “E’ particolarmente significativo- ha dichiarato il presidente Petri a margine del dibattito- che l’Engagement Group Women 20 abbia voluto dedicare il suo primo evento sotto Presidenza italiana del G20 al tema Impresa e Diritti Umani in una prospettiva di genere. Dimostra una ragguardevole sensibilità ai Diritti Umani, oltretutto in un settore- ha concluso- in cui l’Italia, grazie al suo Piano D’Azione Nazionale su Impresa e Diritti Umani, gioca un ruolo importante e di avanguardia nel contesto mondiale”.


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