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Giornale radio sociale, edizione del 31 gennaio 2020

Giornale radio a cura di http://www.giornaleradiosociale.it/

Pubblicato:31-01-2020 10:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:55
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ECONOMIA – Alla fine del mese. Lo scorso anno, per contenere le spese famigliari, il 32,5% degli italiani ha rinunciato ad effettuare controlli medici. È uno dei dati del Rapporto Eurispes 2020, che descrive un Paese diviso, dove ci sono anche cittadini che rischiano di cadere nelle mani dell’usura. Ascoltiamo Emilio Viafora, presidente nazionale di Federconsumatori. 

SOCIETA’ – Odio online. Al via il gruppo di lavoro del Governo. Si tratta di 16 professionisti del mondo digitale che lavoreranno per individuare le caratteristiche del fenomeno, mappare gli strumenti tecnologici di contrasto e identificare le modalità utili a limitarne l’impatto sulla società, nel rispetto dei principi costituzionali. La task force è istituita dal Ministro all’innovazione tecnologica, con il Ministro della Giustizia.

INTERNAZIONALE – Divise violente. Nel 2019 a Rio De Janeiro sono morte 1810 persone in interventi di polizia, la cifra più alta degli ultimi vent’anni. L’aggressività incontrollata delle autorità in Brasile è un fenomeno molto comune ed è assai improbabile che un agente venga denunciato, né tantomeno processato o condannato, per aver commesso un omicidio. Preoccupazione anche da parte delle Nazioni Unite.


DIRITTI – Non chiudete quella porta. «Un’esperienza da replicare nei Comuni Italiani»: così l’INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) ha definito l’Ufficio Benessere Ambientale (UBA) di Ferrara, attivo dal 2013 per rappresentare i diritti di oltre 15.000 disabili. Una struttura trasversale a tutti i settori della pubblica amministrazione. Oggi però rischia la chiusura come denunciano Fand, la Federazione tra le associazioni nazionali dei disabili e Fish, la Federazione per il superamento dell’handicap.

SPORT – Il mediano di Mauthausen. In occasione delle celebrazioni per il Giorno della memoria, viene presentato oggi a Firenze il libro di Francesco Veltri. Il servizio è di Elena Fiorani
Quella di Vittorio Staccione è una storia sconosciuta ai più. Calciatore del Torino, a undici anni entra nelle giovanili della squadra granata e poi dal 1927 al 1931 milita nella Fiorentina. Il giornalista e scrittore cosentino Francesco Veltri ha voluto raccontare la sua storia perché non è quella di un giocatore qualsiasi. Staccione abbracciò presto la militanza politica, dalla parte degli operai, degli sfruttati e degli assetati di giustizia. Una scelta che pagherà molto cara. Infatti, dopo la carriera da calciatore torna a Torino e lavora come operaio alla FIAT, attivo nei circoli socialisti torinesi viene più volte segnalato e arrestato dall’OVRA, e, in seguito agli scioperi del 1 marzo 1944, viene deportato a Mauthausen, dove morirà nel febbraio 1945. A Torino è stata collocata una pietra d’inciampo di fronte alla sua ultima abitazione, quella dove fu arrestato.

CULTURA – Il clima cambia le città. Quali sono le strategie per accrescere la loro resilienza? E’ questo il tema del seminario che si terrà stasera al Teatro Pacta di Milano a cui seguirà lo spettacolo “Pale Blue Dot”, ossia Pallido puntino azzurro, come il nome di una celebre fotografia del pianeta Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager1, quando si trovava a sei miliardi di chilometri di distanza. La rappresentazione è di e con Andrea Brunello. Iniziativa promossa da Legambiente Milano.

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