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VIDEO | ‘La mia guerra’, i diari del duce diventano una graphic novel

https://youtu.be/aOn0C4hHHsMROMA - I diari dal fronte della Grande guerra del 'giornalista' Benito Mussolini diventano una graphic novel.  Sugli scaffali delle

Pubblicato:31-01-2019 07:33
Ultimo aggiornamento:31-01-2019 07:33

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https://youtu.be/aOn0C4hHHsM

ROMA – I diari dal fronte della Grande guerra del ‘giornalista’ Benito Mussolini diventano una graphic novel.  Sugli scaffali delle librerie – già dallo scorso 15 novembre – c’è ‘La mia guerra. Diario del fronte’, trasposizione in immagini tratta dal diario originale scritto dal futuro duce Mussolini in trincea: i disegni del volume, edito da Ferrogallico, sono di Enrico Cumino e la sceneggiatura è di Federico Goglio.

A presentare il libro è stata oggi pomeriggio, nella libreria Horafelix di Roma, insieme a dirigenti ed eletti di Fratelli d’Italia, la nipote Rachele Mussolini, figlia di Romano, quartogenito del duce, dal 2016 consigliera capitolina con la lista civica ‘Con Giorgia’, di cui è capogruppo. Nei diari il 32enne Mussolini, anno di nascita 1883, racconta di quando nel 1915 venne richiamato alle armi per essere assegnato all’11esimo Reggimento Bersaglieri e mandato al fronte, raccogliendo racconti di guerra e di combattimenti, ma anche di noia e attesa, in mezzo poesie, pensieri, idee.


“Tengo particolarmente a questo fumetto perché viene evidenziata una parte della vita di mio nonno poco studiata e conosciuta, quella del soldato in trincea, e perché fa emergere la sua figura come uomo”, ha detto all’agenzia Dire Rachele Mussolini. “I diari che lui ha scritto nella sua esperienza durante la prima guerra mondiale- ha spiegato- sono stati trasformati in un bellissimo fumetto dalla casa editrice Ferrogallico che apprezzo molto, soprattutto per il coraggio di uscire dal conformismo e raccontare quelle storie che restano sempre un po’ nel cono d’ombra”. L’obiettivo, ha sottolineato Federico Goglio, “è stato innanzitutto quello di portare un tributo ai cento anni per la vittoria nella Grande Guerra, scegliendo un soldato un po’ particolare, Benito Mussolini, che ha fatto una guerra lunga, un anno e mezzo di trincea fatta per davvero e senza alcun privilegio come tutti gli altri italiani, diventando molto rappresentativo di quello che è stato l’impegno di tanti ragazzi di allora”.

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