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Riparte la vertenza Amazon, venerdì vertice a Roma con Poletti

La trattativa sul contratto aziendale si è arenata prima di Natale

Pubblicato:31-01-2018 11:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:25

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BOLOGNA – In piena campagna elettorale, il Governo va al tavolo con Amazon, per provare a riportare la pax sindacale nello stabilimento di Castel San Giovanni, dove si è svolto il primo storico sciopero contro il colosso dell’e-commerce nel giorno del Black friday. Due giorni fa, in Provincia di Piacenza, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paola De Micheli (candidata al Parlamento con il Pd) ha ascoltato Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Ugl terziario per raccogliere elementi in vista dell’incontro che il ministro Giuliano Poletti avrà (o almeno dovrebbe avere) con Amazon venerdì a Roma.

E’ il tavolo convocato dopo il mancato incontro a Piacenza, in Prefettura, tra azienda e sindacato, che ha sollevato un putiferio di polemiche. La trattativa sul contratto aziendale (in ballo bonus economici, ma soprattutto la richieste di rivedere l’organizzazione e i carichi di lavoro) si è arenata prima di Natale. E De Micheli ieri ha raccolto elementi proprio sulla piattaforma sindacale per la riorganizzazione del lavoro per il magazzino del Castel San Giovanni.

“Abbiamo inoltre approfondito il tema delle relazioni tra le parti sociali e la multinazionale. Un utile lavoro di preparazione all’incontro di venerdì al ministero del Lavoro”, riferisce De Micheli dal suo blog.


L’obiettivo, aggiunge, “è riaprire un canale ufficiale e diretto di dialogo sul territorio, superando le difficoltà delle passate settimane, per affrontare una discussione seria sul miglioramento delle condizioni lavorative nello stabilimento piacentino. Abbiamo davanti una sfida inedita: a fronte di una forma di lavoro con caratteri nuovi, occorre costruire insieme un modello organizzativo e di relazioni industriali pienamente condiviso all’interno dello stabilimento”.

La possibilità di riprendere il filo del discorso è anche l’obiettivo del sindacato: “Dall’incontro che si svolgerà il 2 febbraio- spiega Francesca Benedetti, della Fisascat-Cisl- tra Poletti, Micheli e Amazon, ci aspettiamo di riprendere il dialogo con l’azienda, proiettato a creare le necessarie condizioni per un pacifico e costruttivo confronto. Un’azienda moderna, dovrebbe essere protagonista di nuove relazioni, abbandonando un modello di gestione del personale che appartiene ad un’organizzazione del lavoro padronale che ricorda le grandi aziende manifatturiere dei primi del 900“.

L’incontro a Roma dovrebbe spianare la strada ad una nuova riunione in campo ‘neutro’ a Piacenza, cioè in Prefettura. Intanto, il sindacato non sta con le mani in mano ad aspettare che le cose si aggiustino con la mediazione del Governo.

In casa Cgil, ad inizio gennaio, ad esempio, Filcams, Filt e Nidil hanno discusso assieme dei dati del lavoro somministrato nella galassia Amazon in Italia e dei problemi emersi sui diversi territori. Si è deciso quindi di aprire un ‘dossier’ Amazon con tutte le questioni da portare nella vertenza. La prima delle quali è il supporto alla ‘causa’ dello stabilimento di Piacenza.

A febbraio poi, a Bologna, si terrà una riunione nazionale delle strutture territoriali interessate dalla vertenza Amazon e per formare un coordinamento intercategoriale nazionale di delegati Amazon. Inoltre, Nidil e Filt parteciperanno alle prossime riunioni dell’Alleanza sindacale internazionale promossa da Uniglobal Union che si svolgerà presumibilmente in aprile a Roma.




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