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Crisi pastorizia, Martina: “Ue acquisterà il pecorino sardo”

Il pecorino sardo farà parte delle derrate alimentari che l'Unione europea acquisterà e distribuirà alle persone indigenti

Pubblicato:31-01-2017 11:36
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:51

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ROMA – L’inserimento del pecorino sardo fra le derrate alimentari che l’Unione europea acquisterà e distribuirà alle persone indigenti, e le liquidazioni, da parte dell’organismo pagatore Agea, dei contributi e degli incentivi del Psr 2014/2020, riferiti all’annualità 2015, per quanto riguarda le misure forestali, agroambientali e il miglioramento del benessere animale. Sono questi gli impegni assunti dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, che ieri a Roma ha incontrato il senatore dem Giuseppe Luigi Cucca e i consiglieri regionali del Pd Piero Comandini e Franco Sabatini, per analizzare la situazione di crisi del mondo agro pastorale sardo. Oggi è attesa la comunicazione ufficiale degli interventi, “che potrebbero essere attuati già dal mese di febbraio ormai alle porte- spiegano Sabatini e Comandini-. L’incontro,è stato positivo e costruttivo, e il ministro si è dimostrato attento e sensibile alle problematiche illustrate. Si tratta di interventi importanti in grado di risollevare le sorti di un intero comparto che rappresenta gran parte dell’economia sarda”. Ma Forza Italia attacca:Sono fuori tempo massimo– spiega il vicecapogruppo azzurro in Consiglio regionale, Marco Tedde- piuttosto che costringere il ministro dell’Agricoltura a fare qualche promessa da marinaio per tentare di depotenziare la grande manifestazione di protesta a Cagliari di Coldiretti dell’1 febbraio, bene avrebbero fatto Pigliaru e la sua Giunta ad affrontare il tema del prezzo del latte e del pecorino sardo fin dall’inizio della legislatura e a nominare l’assessore all’Agricoltura che manca da due mesi”.

Il ministro Martina

Per Tedde occorre “immediatamente mettere in campo misure per affrontare la crisi e sostenere il reddito del comparto, a partire dai pastori, ma bisogna anche intervenire con misure strutturali che incidano definitivamente sulle dinamiche del mercato. Basta pensare ai redditi dei manager della sanità sarda, una quota dei quali avrebbe potuto essere erogata ai pastori”. Per tre anni la Giunta regionale “ha snobbato un settore fondamentale per l’economia e le tradizioni della nostra isola- ribadisce il coordinatore regionale di Forza Italia, Ugo Cappellacci- ora la smetta di ignorare strumentalmente ciò che abbiamo fatto noi e utilizzi gli strumenti già previsti dalla legge regionale 15 del 2010, richiamata anche da Coldiretti. L’articolo 1 della norma, ricorda l’esponente azzurro, “prevede una serie di misure di sostegno per promuovere l’adozione del pagamento del latte a qualità e per aggregare l’offerta. Altrettanto importanti- evidenzia Cappellacci- sono le disposizioni dell’articolo 5 per migliorare ed innovare i processi manageriali e favorire la costruzione di un piano coordinato di offerta delle produzioni”. La legge “prevede inoltre una serie di misure per l’accesso al credito e per l’abbattimento degli interessi sui crediti contratti dalle imprese agricole- conclude- sono queste le prime iniziative fondamentali per uscire dalla crisi anziché la politica degli annunci e delle pacche sulla spalla”.

di Andrea Piana, giornalista professionista


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