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Dopo la vittoria di Netanyahu l’ambasciatrice di Israele in Francia si dimette

Per Yael German il governo formato dal nuovo primo ministro "rischi adi mettere in pericolo il carattere e i valori dello Stato"

Pubblicato:30-12-2022 15:11
Ultimo aggiornamento:30-12-2022 15:16
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ambasciatrice d'israele in francia
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ROMA – Il governo formato dal nuovo primo ministro Benjamin Netanyahu “include rappresentanti di partiti le cui posizioni estreme” sono “inaccettabili” e rischia quindi di “mettere in pericolo il carattere e i valori dello Stato di Israele”. L’ambasciatrice di Tel Aviv in Francia Yael German ha motivato così le sue dimissioni dall’incarico in una lettera inviata al premier e condivisa sui suoi canali social.
La decisione della diplomatica, entrata in carica solo l’anno scorso, segue di un giorno l’insediamento di Netanyahu, uscito vincitore dalle elezioni che si sono tenute a novembre a al suo sesto incarico come capo del governo. Il premier ha annunciato la formazione del nuovo esecutivo la settimana scorsa.

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La coalizione guidata da Netanyahu comprende al suo interno partiti su posizione nazionaliste e integraliste ebraiche, fra le quali Otzma Yehudit, letteralmente “potere ebraico”. Il leader di questa formazione, Itamar Ben-Gvir, è stato nominato ministro della Sicurezza nazionale. Il politico, di origini curde-irachene e di professione avvocato, nel 2007 è stato anche condannato per incitamento all’odio razziale e per sostengo a un’organizzazione terroristica, il partito Kach, di ispirazione sionista estremista.
German, nella sua lettera al capo del governo, ha scritto: “Sono stata nominata ambasciatrice di Israele in Francia dal primo ministro uscente Yair Lapid, ed ero orgogliosa e felice di rappresentare il Paese e la visione del mondo del governo uscente”.


La diplomatica, già ministra della Salute e in passato esponente del partito fondato da Lapid, il Yesh Atid, “c’è un futuro”, ha quindi affermato che la linea seguita da alcuni partiti della coalizione di governo è “inaccettabile” e contraria ai valori di Israele, e ha concluso: “In queste circostanze, non posso mentire a me stessa e continuare a rappresentare una politica così radicalmente diversa da tutto ciò in cui credo”.

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