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Foto| La perla nera e la perla verde, il legame tra Pelé e Riccione

L'asso brasiliano è stato due volte nella città della riviera romagnola, celebre la foto al porto con Haller

Pubblicato:30-12-2022 12:59
Ultimo aggiornamento:30-12-2022 12:59

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RICCIONE – La “Perla nera” nella “Perla verde”. Non un gioco di parole, anche se il gioco, quello tra i più amati al mondo, il calcio, è protagonista. Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelè, scomparso nella notte di ieri, è stato a Riccione, in provincia di Rimini. La prima volta era il 1966 e “O ‘rey” era in viaggio di nozze con la prima moglie Rosemeri dos Reis Cholbi, ospite nella villa dell’industriale tedesco Rolan Endler. La seconda l’anno successivo per l’amichevole Santos-Venezia. Anche per questo l’amministrazione comunale si unisce al dolore della famiglia e di tutti gli sportivi del mondo per la scomparsa. La cittadina ha avuto il “privilegio di ospitare un gigante del calcio mondiale per ben due anni”, sottolinea l’assessore allo Sport Simone Imola, e “siamo orgogliosi di essere stati un pezzetto della sua storia e ci stringiamo alla famiglia in questo momento di lutto. Oltre all’immenso campione, il mondo piange una persona splendida, sempre a fianco di Nelson Mandela nella lotta per l’uguaglianza e per i diritti umani”.


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Pelè aveva un rapporto particolare con Riccione, appunto nota anche come la “Perla verde”, che si andò consolidando nel giugno del 1967, quando lo stadio comunale ospitò l’amichevole di lusso Santos-Venezia. “Una serata caldissima, afosa e straordinaria”, la descrisse l’allora giovanissimo cronista, poi divenuto anche consigliere comunale di Riccione, Marzio Cesarini. Era martedì 20 giugno del 1967. “L’incasso, favoloso, fu devoluto interamente agli ospiti della Casa Serena oggi Residenza Felice Pullè”, ricorda Edmo Vandi, a lungo capo ufficio stampa del Comune. “In quell’occasione- ricorda ancora Vandi- mi fu affidato il compito da fargli da guida per una visita alla Repubblica di San Marino. Ci fermammo anche per uno spuntino durante il quale il celebre calciatore mi raccontò brevemente come da una infanzia nelle favelas si poteva arrivare a livelli inimmaginabili, auspicando lo stesso destino per i tanti ragazzi che in tutto il mondo scendono in campo”.


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Per la cronaca il Santos si impose per 1-0 sui neroverdi, che avevano appena concluso il campionato di Serie A con la retrocessione. E a marcare Pelè fu Sergio Santarini, in prestito dal Rimini. Durante il soggiorno a Riccione, il campione brasiliano comprò delle scarpette da Silvano Saponi, d’altronde La Scarpa d’Oro era già un laboratorio artigianale rinomatissimo nel mondo del calcio. E infatti Pelè vi incontrò un altro grande campione di quegli anni, il centrocampista tedesco Helmuth Haller ai tempi in forze al Bologna, con cui si fece fotografare al porto da Epimaco Zangheri detto Pico. “Di Pelè, questo grande campione- conclude Vandi- posso ricordare l’estrema disponibilità, la gentilezza e il suo amore per l’Italia ‘vero scrigno- mi disse- di arte e cultura“.

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