NEWS:

In Toscana si può fare: sull’atto di nascita ci sono due mamme

Ha due mamme anche nell'atto di nascita un neonato registrato in un Comune della Maremma, in Toscana.

Pubblicato:30-12-2017 14:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:19

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Ha due mamme anche nell’atto di nascita un neonato registrato in un Comune della Maremma, in Toscana. E stavolta il risultato è arrivato senza l’intervento del giudice. Si tratta del bambino di due donne, sposate negli Stati Uniti e lì riconosciute entrambe come madri che stamane hanno appreso la notizia: l’amministrazione comunale della cittadina toscana alla quale avevano fatto richiesta ha dato l’ok e ora sull’atto di nascita del bimbo sono tutte e due ufficialmente le mamme.

E’ il primo caso di trascrizione diretta di un atto di nascita con due mamme che avviene senza l’intervento di un giudice”, commenta soddisfatta Cathy La Torre, avvocato di Gay Lex che ha seguito la vicenda per le due donne.


“E’ stato un lavoro molto delicato, per il quale ringrazio anche Angelo Schillaci di Famiglie Arcobaleno e Articolo29 per il supporto- aggiunge- ma alla fine la determinazione da parte mia e del team di lavoro e il buonsenso da parte dell’amministrazione hanno prevalso, a differenza di altri casi analoghi”. Il sindaco e i funzionari dell’anagrafe, continua la presidente di Gay Lex, “si sono mostrati da subito disponibili approfondendo la richiesta delle madri, analizzando e studiando le sentenze affini già emesse nel nostro Paese che ho loro sottoposto, e affrontando il tema dell’ordine pubblico, utilizzato finora amministrativamente come elemento per non procedere con le trascrizioni”.

Il risultato segue di pochi mesi quello ottenuto sempre da Gay Lex con Michele Giarratano che è riuscito a far trascrivere in un comune lombardo l’atto di nascita di una bimba con entrambi i padri, ricorda La Torre. “Speriamo che il nostro impegno come avvocati e attivisti- conclude- apra la strada al riconoscimento amministrativo diretto delle famiglie omogenitoriali, senza dover passare dai tribunali con la forzatura della stepchild adoption, in attesa che ci sia finalmente una legge che tuteli tutte le famiglie”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it